Sin dall'infanzia manifesta una risoluta propensione per tutto quanto pertenga alla dimensione del gusto, inteso sia come elemento percettivo che come discrimine estetico. Dopo una laurea in Studi Linguistici e Filologici si specializza in Semiotica all'Alma Mater Studiorum di Bologna dove, con la tesi di laurea sulla cucina di Massimo Bottura, muove i primi passi nel mondo dell'editoria di settore enogastronomico. Correva l'anno 2011 e, da allora, non ha mai smesso di scriverne, inanellando feconde collaborazioni con Spirito diVino, il Gruppo Espresso e Passione Gourmet.
By: Leila Salimbeni
Il mio indice di gradimento di un film coincide quasi sempre con la voglia che ho di abitarci dentro. Datemi pure dell’esteta o, peggio, della frivola, fatto sta che...
By: Leila Salimbeni
Rimanendo in tema di botanica, esistono poi “vini acquerello”. Lo sono molti Rossese di Dolceacqua, molti Rosso di Montalcino, tante Schiave, alcuni Nerello Mascalese, molti Chianti Classico e lo...
By: Leila Salimbeni
Raramente m’è capitato di assaggiare un vino per cui il termine “integrità” fosse più appropriato del Bandol 1985 di Chateau Pradeaux. Che poi, a onor del vero, una sensazione...
By: Leila Salimbeni
Sembra un sillogismo, o quasi. Il punto è che ci sono vini che serbano nel sorso un ché di detonante, un’energia che proviene loro dal territorio che ivi sublima...
By: Leila Salimbeni
Ho deciso di usare questo spazio in prima persona, ovvero in una maniera del tutto intima – e pertanto inedita – per la sottoscritta. Parlerò, in particolare, di bottiglie...