Valentina De Palma, l’ArchiChef
Scritto da Davide Gangi | Pubblicato in interviste
Valentina De Palma si presenta al nostro incontro con la sua bicicletta, con tanto di seggiolino con cui porta a spasso per la città il più piccolo dei suoi figli, per rilasciare una intervista che mette in risalto la sua passione per Taranto, per la famiglia e per un lavoro che la appassiona.
E’ nota come Archichef, perchè a quasi 40anni si è rimessa in gioco e da Architetto si è reinventata Cuoca, brava ed ormai molto conosciuta non solo in Puglia.
Quando le chiedo se preferisce la riga al mestolo risponde sorridendo:
“Si, ho preferito il mestolo alla riga ed ai calcoli, ma in realtà queste due attività sono un po’ intrecciate, accomunate dalla necessità di avere una buona dose di creatività e di avere voglia di ricercare continuamente il senso degli equilibri e delle armonie nelle cose. Nella cucina moderna non si deve tralasciare assolutamente la bontà delle materie prime facendo attenzione però anche alla cura della presentazione dei vari piatti”.
Una donna della buona borghesia tarantina, con la testa sulle spalle ed una spiccata umiltà che le ha permesso, anzichè di essere servita, di dedicarsi ai fornelli ed all’insegnamento con un obiettivo ben preciso: essere attiva nel dare un contributo alla diffusione della cultura della gastronomia, con un approccio che vuole promuovere l’enogastronomia sana, che parta dalle tradizioni locali ma guardi alla contemporaneità ed a tutto quello che ci circonda.
“La cucina è stata una passione che ha fatto da filo conduttore alle mie innumerevoli esperienze, anche durante gli studi di Architettura. Per fare un salto come quello che ho fatto io, credo che sia fondamentale l’umiltà, perchè ti permette di riuscire ad adattarsi a tutte le situazioni che ti si presentano sul percorso -continua Valentina- , ho la fortuna di aver avuto dei genitori che mi hanno insegnato a far bene le cose, provandoci e non demordendo. Sarà per questo che ho sempre avuto voglia di migliorare, cercando di realizzarmi. Oggi posso dire che quando mi sveglio, sono felice!”
E’ la cucina che la rende felice, lo si percepisce da come ne parla e quando Valentina racconta della sua quotidianità nella città dei due mari, le si illuminano gli occhi “Vado a piedi al mercato e mi servo dai miei fornitori di fiducia, che ho selezionato attentamente. Un piccolo particolare che mi piace sottolineare è il fatto di essere riuscita a coinvolgerli e ad educarli. Infatti dopo le mie richieste, hanno cominciato a diversificare l’offerta nei loro punti vendita mirando molto alla qualità, proponendola dunque anche ad altri loro clienti.”
Le brillano gli occhi anche quando elogia i propri collaboratori “Rosaria è una mamma come me e mi segue ormai da quattro anni, è fondamentale per me e per la nostra attività. Salvatore mi dà una mano con l’abbinamento dei vini. Ci siamo trovati ed andiamo d’accordo grazie ai loro aspetti caratteriali, fondamentali per me, ancor prima dei pregi professionali”.
Attraverso la Gastronomia è impegnata anche nel sociale, con il suo Staff ha lavorato nelle carceri di Taranto e con i bambini disagiati della città vecchia. Un ulteriore obiettivo che si prefigge è proprio quello di valorizzare la città vecchia ed il territorio di Taranto, città che ha dato i natali ai suoi figli.
Si parla di Taranto e non potevamo trascurare il vino che fu “galeotto” per Valentina: “Mi sono diplomata Sommelier, ed è stato proprio questo avvicinamento a convincermi a lasciare il lavoro da Architetto per dedicarmi alla gastronomia. Dopo aver approfondito la conoscenza del vino ho iniziato a frequentare corsi di cucina. Oggi ho la fortuna di collaborare con grandi professionisti”.
Valentina è anche moglie di Fabrizio Nardoni, Assessore alle Politiche Agricole della Regione Puglia “Con lui ho un bel dialogo e ci confrontiamo spesso. Mi ascolta e a volte mi chiede consigli. Dei miei tre figli il più piccolo ha cominciato ad appassionarsi, ha soli 3 anni e mezzo ma pare che abbia già un grande intuito e una buona predisposizione per la cucina”.
A proposito di politiche agricole, le chiedo notizie sulla cozza tarantina: “A Taranto il suo consumo è ben radicato, purtroppo a volte si riscontrano problemi portando il prodotto fuori dal nostro territorio. Il problema sappiamo qual è, però in realtà con i controlli odierni non ci sono dubbi sulla bontà e sulla genuinità di tutto quello che arriva sulle nostre tavole. A dimostrare la sua salubrità, vi dico che i “semi” delle cozze tarantine servono agli allevamenti liguri ed ultimamente è partito un progetto di allevamento di ostriche che, a detta degli esperti, sono di primissimo livello. Ovviamente ci sarà bisogno di comunicare di più e meglio per far sapere tutto questo ai consumatori. Posso dire che mio marito si sta impegnando molto per Taranto e per la Puglia.
In chiusura di intervista scherza sul fatto che le piacerebbe fare il Sindaco di Taranto, ma poi, mi confida che il suo obiettivo principale è quello di portare a termine il progetto Gusto Divino, un punto di arrivo di questa sua nuova carriera. Vorrà inoltre proporre dei corsi per avvicinare i bambini alla cultura e all’educazione alimentare.
A dimostrazione della sua cultura e dell’amore per il proprio territorio, Valentina chiude con una tiratina di orecchie ai cittadini pugliesi: “Nel mezzogiorno, dovremmo imparare a rispettare e ad apprezzare il nostro patrimonio. E’ un nostro grave difetto denigrare ciò che ci appartiene e questo mi fa soffrire molto. Anche in questo caso proverò a dare il mio contributo mettendoci volontà ed entusiasmo”…