Inzolia

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L’Inzolia è un vitigno a frutto bianco coltivato principalmente nella provincia di Palermo, ma presente anche in qualche località della provincia di Trapani, di Caltanissetta e di Agrigento.

Sinonimi

Insolia, Insolia bianca, Njolia. – (?) Insolia amalfitana, Insolia Parchitana, Insolia di Candia bianca, Insolia imperiale.

Scheda tratta da Pierre Viala, Victor Vermorel, Ampélographie (1901-1910).

L’Inzolia è assolutamente insensibile alla colatura, ma fra i vitigni siciliani è forse il più difficile da innestare. Si ottengono buoni risultati solo su Rupestris du Lot, Aramon X Rupestris n. 1 e Riparia Gloire. Soffre moltissimo gli attacchi della peronospora.

Per i suoi bei grappoli, la ricchezza zuccherina, la polpa croccante viene apprezzato come uva da tavola in diverse località.
L’Insolia niura o nera matura in terza epoca come la bianca, ma è un vitigno diverso e meno importante.

Per il caratteristico colore delle foglie, l’aspetto d’insieme di una vigna di Inzolia fa pensare a un vigneto che soffre leggermente di clorosi.

Il picciolo è lungo, sottile, colorato in gran parte di rosso-bruno.

L’Inzolia matura intorno alla metà di settembre.

Prima della fillossera, era protagonista dei grandi vigneti che si stendevano lungo le rive del mare fra Palermo e Termini Imerese. In queste pianure argilloso-calcaree, molto secche, l’Inzolia trovava il suo ambiente ottimale, dando abbondanti raccolte e vini non soltanto di buona alcolicità, ma anche veramente notevoli per la loro finezza come il celebre vino Corvo del duca di Salaparuta e il vino Navurra del cavalier Salvia.

Testo e immagine tratti da Ampelografia Universale Storica Illustrata: è vietata la copia anche parziale senza esplicita autorizzazione.

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