Muscat Rouge de Madère
Scritto da Ampelografia Universale | Pubblicato in vitigni
Le origini di questo Moscato sono incerte, anche se è probabile che si tratti di una cultivar portoghese, considerando che secondo C. da Costa è diffuso soprattutto nel Duoro, nei dintorni di Lisbona e ad Azeitão. Pulliat nel suo Vignoble ricorda quanto osservato dal conte Odart, che avrebbe ricevuto dal signor Vendel questo vitigno con il nome di Vigne de Madère, originariamente proveniente dal giardino dell’arcivescovato di Tours. Lo stesso Odart ne conferma in qualche modo l’origine, sostenendo di avere mangiato la stessa uva in Portogallo, sulle rive del Mondego e nei dintorni di Coimbra. Viene anche chiamato Muscat violet (o Muscat violet commun) o Muscat noir de Constance (dalla località del Capo di Buona Speranza famosa per le sue uve), e deve essere considerato ben distinto dal Muscat rose e dal Muscat d’Eisenstadt: quest’ultimo, caratterizzato da un acino più allungato e da qualche altro carattere distintivo per germogli e foglie, sarebbe a nostro parere il Moscato violetto descritto da Duhamel e dall’abate Rozier (“Vitis apiana, acino magno, oblongo, violaceo, moschato”).
Sinonimi
muscat Violet commun, madère vendel (conte Odart). – muscat Violet dE madère (Henri Bouschet).
– madeira frontignan, muscat noir de madère (Robert Hogg). – muskateller rother, grauer muskateller, muscat Gris, muscat rouge, muscat brun, muscat de corail, cervena, dinka, kummeltraube, muscat Piémont, moscado e moscato rosso (Hermann Goethe). – muscatel roxo (Portogallo). – muscat noir de constance (Salomon).
Zone di coltivazione
Il Muscat rouge de Madère non è praticamente coltivato in Francia: lo si trova in Portogallo, nell’isola di Madera e nella Provincia del Capo in Sud Africa. La sua maturazione precoce, che viene appena qualche giorno dopo lo Chasselas, potrebbe tuttavia esser ragione di un’area colturale ben più estesa.
Ha una certa tendenza alla colatura, fenomeno che, oltre che essere limitato da un’appropriata selezione delle marze, può esser meglio considerato una qualità, visto che porta alla produzione di grappoli meno compatti e meno sensibili all’ammuffimento, difetto molto comune nella famiglia dei Moscati.
Anche se non è dotato di grandissima fertilità, questa è adeguata soprattutto quando si selezionano le marze e lo si coltiva a spalliera. I suoi tralci, con parte midollare molto sviluppata, tendono a non agostare bene, a meno che non lo si pianti nelle buone esposizioni e nei terreni non troppo fertili.
L’affinità d’innesto con le specie americane è generalmente buona, ma vigore e fertilità dipendono, come già detto, dalla scelta delle marze, che deve essere fatta in modo oculato. Il Muscat rouge de Madère è meno sensibile all’oidio di altri Moscati, soprattutto bianchi, lo è mediamente alla peronospora e un po’ di più all’antracnosi. In Portogallo se ne ottiene un vino liquoroso di notevole valore.
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E. e R. Salomon (GM)