Burro, pancetta e lardo non sono da eliminare

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Il presidente di Nutrition Foundation of Italy, Andrea Poli, ha commentato i risultati di una ricerca canadese riguardante i grassi animali.

“Contrariamente a quanto sostenuto dalla ricerca biomedica negli ultimi venti anni, latte, burro, formaggi, lardo, pancetta e altri grassi animali non sarebbero da ‘demonizzare’ più di tanto in riferimento alle malattie cardiovascolari”.

‘Bocciati’ invece i cosiddetti acidi grassi trans, cioè acidi grassi insaturi ma ‘idrogenati’ come le margarine  o prodotti dalla frittura con olii scaldati o prodotti che hanno subito una trasformazione batterica durante la masticazione di ruminanti.

Questi ultimi risultano associati ad un aumento del 34% di morte per qualsiasi causa, coronarica e cardiovascolare.

Andrea Poli così spiegato:”Questo non significa che possiamo mangiare tutto il burro che vogliamo, perché gli effetti positivi sulla salute sono sempre prodotti dagli acidi grassi insaturi, come l’olio extravergine di oliva o gli omega 3 contenuti nel pesce azzurro e omega 6 contenuti in legumi o frutta secca.

Quello che invece sta emergendo sempre di più è la benefica funzione dei polifenoli, sostanze naturali che svolgono un’azione antiossidante e che dovremmo cercare dovunque essi si trovino: nel caffè, nella cioccolata amara, nella frutta secca, nell’olio extravergine di oliva, nei frutti rossi”.

Redazione di Vinoway

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