Carne rossa ok anche per pazienti oncologici

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Il Professor Paolo Marchetti, ordinario di Oncologia all’Università La Sapienza, fa sapere che la carne rossa non è un alimento da eliminare, per una dieta sana, nemmeno nei pazienti oncologici.
“Fino a 500 grammi a settimana di carne rossa, non processata e cotta in maniera adeguata e conservata in maniera adeguata, sono un supporto nutrizionale più che adeguato per tutti e nei pazienti oncologici che affrontano un percorso così complesso

Più del 60% dei pazienti oncologici in prima visita presenta un quadro di malnutrizione e questo ha influenze particolarmente negative sulla qualità e la capacità di tollerare le cure”.

La demonizzazione è frutto di una lettura superficiale di alcuni lavori che davano alcune evidenze ma non così poi significative: legare la carne all’aumento del rischio di tumore del colon retto di circa il 38%, quando fumare sigarette aumenta il rischio di tumore del polmone da 3000 a 5000 volte, è una cosa diversa”.

Dino Scanavino, Presidente Cia-Agricoltori Italiani, ha così commentato:”Stiamo lavorando attorno a un progetto che ci permetterà di produrre sempre di più animali nati, allevati e lavorati in Italia  Anziché acquistare un milione di capi bovini dall’estero come stiamo facendo in questi anni se riuscissimo a ridurre di due, trecentomila unità la dipendenza dall’estero sarebbe un vantaggio non solo economico ma sociale e ambientale”.

Redazione di Vinoway

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