Guardia Costiera sequestra 400 kg di pesce non tracciabile

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Questa mattina la Guardia Costiera ha accertato e sanzionato un’attività illegale connessa al trasporto e alla commercializzazione di prodotto ittico, destinato alla ristorazione e alla vendita al dettaglio nei mercati cittadini e nelle pescherie.
A Monopoli, in Provincia di Bari, l’attività di vigilanza e controllo su autoarticolati termo refrigerati adibiti al trasporto di prodotto ittico, ha consentito di ritrovare, all’interno di uno di questi, 84 cassette di prodotto fresco, sprovvisto di etichettatura: 45 cassette di “latterini” (specie denominata anche “acquadella”, piccolo pesce diffuso particolarmente nel mar Adriatico) per un peso complessivo di circa 200 kg., e 39 cassette di “ricciole”, per un peso analogo di 200 kg.; pesce che sul mercato avrebbe fruttato circa 10.00 euro di illeciti guadagni.

Non potendo risalire alla provenienza del prodotto stesso, vista l’assenza della prescritta documentazione obbligatoria sulla tracciabilità, il carico è stato posto integralmente sotto sequestro e dopo il controllo veterinario per il consenso al consumo umano, è stato donato al personale volontario le mense Caritas della Cattedrale di Bari e all’Unitalsi di Monopoli.

Le successive indagini, svolte nel mercato ittico di Taranto hanno portato ad un ulteriore sequestro per cattivo stato di conservazione e pessime condizioni igienico sanitarie di altri 2 quintali di prodotto ittico di diversa specie (20 kg di totani, 45 kg di polpi, 100 kg di seppie, 45 kg di filetti di orata, 15 kg di pesce vario), distrutto perché in cattivo stato di conservazione.

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