La maturazione del vino

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La maturazione è la fase compresa fra la fermentazione alcolica e l’imbottigliamento.
Al termine dei processi fermentativi abbiamo un vino immaturo, ricco di spigolosità e qualità giovani e acerbe. Lo zucchero, per effetto dei lieviti, è oramai trasformato in alcol, gli aromi, per effetto della fermentazione, si sono sviluppati.

Se dal punto di vista tecnico il vino è a questo punto pronto, non lo è certamente dal punto di vista organolettico. Dopo la fermentazione il vino si presenta ancora torbido, con molte parti solide in sospensione con una spiccata acidità e nei rossi i tannini sono piuttosto aggressivi.
La maturazione rappresenta, insieme al tempo, una serie di pratiche enologiche che consentirà di ottenere un prodotto più maturo, con qualità organolettiche più gradevoli e apprezzabili.
La maturazione può avvenire in diversi modi:

  • Riposo di qualche mese in botti di acciaio o vetroresina: è il metodo maggiormente utilizzato per i vini bianchi,rosati e rossi da bersi giovani. Il vino mantiene l’integrità dei caratteri originari del vitigno, la freschezza dei profumi e del gusto. In questo caso l’imbottigliamento avviene nella primavera successiva all’anno di vendemmia.
  • Riposo di qualche mese in botti di acciaio o vetroresina e successivo periodo di riposo in botti di legno di diversa dimensione: in questo caso siamo difronte a vini bianchi o rossi con una certa struttura e che quindi non temono periodi di maturazione più lunghi. In questo caso il vino mantiene le sue caratteristiche di fragranza e aromaticità ed acquista un bouquet grazie al riposo in legno.
  • Riposo direttamente in botti di legno di diverse dimensioni: anche in questo caso il vino acquista dei sentori rilasciati dal legno e mantiene tuttavia le sue caratteristiche organolettiche.

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