Il metodo Martinotti o Charmat
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Metodo ideato da Federico Martinotti e dal francese Eugène Charmat intorno al 1910.
Moto più rapido rispetto al metodo classico, permette di ottenere dei vini meno strutturati che trovano quasi inalterati i caratteri fruttati ed aromatici della uve utilizzate.
Come per il metodo classico si parte dall’ assemblaggio dei vini base. L’assemblaggio della cuvée viene filtrata, stabilizzata e successivamente posta su dei contenitori in acciaio inox a doppia camera (autoclave), per controllarne la temperatura. Nell’autoclave avverrà la seconda fermentazione o rifermentazione.
In questi contenitori (da 100-500 hl), prima dell’ immissione del vino, viene preparata la pied de cuvée a base di lieviti selezionati, zuccheri e sali minerali.
La fermentazione vini svolta rapidamente, controllando la temperatura del vino ed ha una durata variabile a seconda del vino che si vuole ottenere:
-Inferiore a 3 giorni per gli spumanti più comuni.
-Superiore a 80 giorni o 30 giorni se le autoclavi sono dotate di agitatori per la produzione degli spumanti di qualità (VSQ e VSQPRD). In questo caso deve trascorrere un periodo di almeno 6 mesi tra l’inizio della rifermentazione e la commercializzazione delle bottiglie.
Se la permanenza a contatto con i lieviti è più lunga possiamo parlare di Charmat Lungo, con prodotti che hanno caratteristiche intermedie tra il metodo Martinotti il metodo Classico.
Lo spumante ottenuto viene filtrato e travasato in una altra autoclave mantenendo condizioni isobariche (sovra pressione) per garantire che il vino non perda parte dell’ anidride carbonica prodotta durante la rifermentazione.
Lo spumante viene stabilizzato a temperatura di refrigerazione: le basse temperature provocano la cristallizzazione e la precipitazione dei sali dell’ acido tartarico. Il vino poi subisce un ulteriore filtrazione isobarica per renderlo completamente privo di sedimenti solidi e perfettamente limpido.
Successivamente, come per il metodo classico si passa alla tappatura delle bottiglie utilizzando dei tappi di sughero per i vini di qualità e dei tappi di plastica per quelli comuni.