Organizzazioni Internazionali
Scritto da vinoway | Pubblicato in Evoluzione
Il settore vitivinicolo, per la sua tendenza ad espandersi eccessivamente e per la sua caratteristica di non essere una coltura indispensabile alla sopravvivenza umana, è soggetto da tempo a crisi frequenti. Infatti storicamente i provvedimenti che sono stati presi per ridimensionare l’eccessivo ampliamento delle aree vitate erano dovuti alla influenza negativa che la viticoltura aveva nei confronti delle più importanti coltivazioni di cereali. Questo ha portato da un lato alle prime norme atte a limitare l’espandersi della viticoltura e dall’altro alle norme per difendere la genuinità del prodotto da frodi e alterazioni. La complessità di quest’ultima problematica e la necessità di evitare o ridurre gli interventi correttivi su mosti e vini hanno determinato l’esigenza di creare delle associazioni indipendenti, a livello internazionale, per discutere e organizzare delle norme condivise.
Office International de la Vigne et du Vin (1924)
Nel 1924 è nato l’Office International de la Vigne et du Vin (O.I.V) a cui parteciparono, come fondatori, i seguenti paesi: Francia,Grecia,Italia,Lussemburgo,Portogallo,Spagna,Tunisia e Ungheria. Successivamente aderirono altri paesi; attualmente i paesi membri sono 33 con competenze che inizialmente riguardavano solo il vino, ma che oggi riguardano tutti i prodotti della vite. L’attività dell’ O.I.V, con sede a Parigi, si divide in tre commissioni: Viticoltura, Enologia e Economia vitivinicola con le relative sottocommissioni e gruppi di esperti.
Le prime realizzazioni (1974) dell’ O.I.V. sono stati due testi con lo scopo di coordinare le legislazioni:
- Terminologia viticola (Code International des pratiques oenologiques).
- Metodi di analisi e valutazione dei vini(Recueil International det méthodes d’analyse des vine).
Pubblica dei mensili:
- Il bulletin de l’ O.I.V.
- La lettre de l’ O.I.V.
- Altre pubblicazioni d’interesse vitivinicolo.
Centro internazionale di collegamento fra gli organismi interessati alla promozione in favore dei prodotti della vite (1950)
Centro nato nell’ambito dell’O.I.V., ma indipendente da esso, a cui possono aderire solo enti e non persone fisiche. Il primo presidente Giovanni Dalmasso.
Scopi dell’associazione:
- favorire lo scambio delle informazioni fra membri.
- raccogliere la documentazione del settore vitivinicolo.
- stimolare le iniziative promozionali garantendo l’obiettività dell’informazione.
Organizza periodicamente eventi a livello internazionale; tra gli ultimi:
- Vino e civiltà (Parigi 1983).
- Vino e mezzi d’informazione (Tolosa 1985).
- La qualità del vino per la qualità della vita (Alba 1987).
- Aspetti normativi dell’informazione e della protezione dei consumatori di vino (Stuttgart 1989).
Nonostante la presenza di alcuni organismi internazionali, con lo scopo di stabilire a livello mondiale alcuni principi inderogabili, non si è ancora giunti ad un pieno accordo neppure su alcuni principi base come, per esempio, l’impegno a rispettare i nomi indicanti l’origine geografica di un prodotto. L’accordo di Lisbona del 1958 approvato dall’ O.I.V. (che no ha nessun potere sovranazionale, ma presenta soltanto raccomandazioni ai governi),riguardante questo tema,non è stato ancora accettato da tutti i paesi membri.
Esempi di alcune incomprensioni sulle designazioni date dall’ O.I.V. sono la denominazione Cognac e Champagne intesi come un tipo di prodotto e non come una denominazione di origine e la definizione del nome Madera come DOC californiana che ha causato una forte opposizione del Portogallo.