Scelta del portainnesto
Scritto da vinoway | Pubblicato in Tecnica Viticola-Scelta del portainnesto
La scelta del portinnesto deriva da una serie di valutazioni che sono indispensabili per ottenere dei prodotti di qualità e garantire la tipicità del vino.
La disponibilità di molti ibridi, che possono adattarsi ai diversi ambienti pedoclimatici hanno, da un lato semplificato il lavoro del viticoltore nelle fasi successive all’impianto, ma dall’altro hanno complicato la scelta dei tipo di portainnnesto.
Infatti questa fase è molto difficile e necessita di svariati approfondimenti sui bisogni agronomici della pianta che possono essere sintetizzate nei seguenti punti:
- Resistenza al calcare:la resistenza al calcare riguarda la capacità della vite di resistere al calcare congiuntamente alla presenza di ferro. Infatti, insieme al calcare, la scarsità di ferro sono la causa principale della clorosi. In questo ambito è stata definita una formula che tiene conto di entrambi gli elementi e che individua l’Indice di Potere Clorosante:
I.P.C. = (calcare attivo x 104)/(Fe ppm)
- Resistenza all’acidità:l’acidità del terreno può causare problemi di tossicità e di carenze che devono essere considerate durante la fase di scelta del potinnesto.
- Compattezza del terreno:le varietà di viti utilizzate hanno comportamenti diversi a seconda della costituzione fisica del terreno.
- Resistenza alla siccità.
- Resistenza alla salinità.
- Assorbimento differenziato di alcuni ioni:da studi condotti sulle modalità di assorbimento di alcuni ioni fondamentali per lo sviluppo della vite (K,Ca,Mg) è emersa una differenza di comportamento per i vari portinnesti. Le differenze riguardano le capacità o meno di assorbire degli elementi nutrizionali. Quindi se in un terreno vi è carenza di un particolare elemento, il viticoltore dovrà sceglere il protinnesto che ha una scarsa predisposizione ad assorbire tale elemento.
- Vigore:in generale i portinnesti non dovranno avere una vigoria fote se si vogliono ottenere uve sane.
- Modificazioni del ciclo biologico:le modificazione del ciclo biologico è un elemento molto importnate che consente di anticipare o ritardare la marutazione dell’uva e quindi ha effetti immediati sui componenti fenologici. Per questo, in ambienti con stagione vegetativa breve, si dorvrà optare per portinnesti che accorciano il ciclo annuale della vite mentre, in altri a stagione vegetativa più lunga si dovrà effettuare la scelta opposta.