Il Metodo Classico di Andrea Luchetta: Vignaiolo pensante e portatore di “agricultura”

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Sono sempre più sicura che tra un vino e il suo produttore ci possa essere un legame profondo e percepibile. Parlando con Andrea Luchetta me ne sono convinta ancora di più: un giovane serio ed energico, pacato ma di carattere, elegante nei modi e nel parlare.

 
E proprio così si presentano i suoi spumanti Metodo Classico: decisi, “muscolosi”, ma anche fini ed eleganti, perfetta espressione della mineralità del territorio trentino. Un territorio che dà grandi spumanti, ancora poco conosciuti al grande pubblico.

Un Brut Riserva e un Pas Dosé Riserva con affinamento di 40 mesi sui lieviti, entrambi prodotti con sole uve chardonnay.

Con la loro bella freschezza e sapidità tipiche di quelle zone, i profumi floreali e fruttati con note evolutive, la “sensazione di forza” e la lunga persistenza in bocca, non possono passare inosservati.

Il prezzo di €22,00 presso la cantina mi sembra corretto.

Bellaveder è un’azienda che può contare su una squadra tutta giovane (intorno ai 30 anni!), perché “è finita l’epoca dei grandi vecchi che pensavano di essere ognuno il migliore e dal parere indiscutibile”.

Giovane l’enologo e agronomo Luca Gasperinatti, giovani i due fratelli Andrea e Marco Luchetta, che pur provenendo da corsi di studio di tutt’altra natura si sono appassionati alla conduzione dell’azienda di famiglia.

E come non appassionarsi, quando ci si trova immersi in un paesaggio incantevole come questo?

A due passi dalla piana Rotaliana, 8 ettari di vigneti curati e ordinati circondano il Maso Belvedere a circa 300 metri d’altitudine.

Altri 4 ettari si trovano verso la Valle dei Laghi.

Un’ottima posizione, quindi, che gode sia di una grande escursione termica tra notte e dì, sia della ventilazione dell’Ora del Garda, quel vento che soffia costantemente da Sud verso Nord e che favorisce la sanità delle uve.

Tutto ciò per produrre -oltre a degli ottimi vini fermi- non più di 10.000 bottiglie di Metodo Classico, con remuage manuale.

Una piccola anticipazione: il prossimo anno se ne aggiungerà un altro, un Rosé da pinot nero che vedrà la sua prima sboccatura in agosto.

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