JOPI’ SEMILLON DI COTINONE VIGNETI, SCELTA AZZARDATA MA VINCENTE
Scritto da Sabrina de Feudis | Pubblicato in recensioni vino
La Puglia stupisce ancora. Quest’anno il Tacco d’Italia raggiunge il primato per la ricezione turistica diventando una delle mete più ambite.
La Puglia regala, dal Gargano al Salento, scorci unici e paesaggi incontaminati, dove le bellezze naturali si accompagnano a quelle enogastronomiche. La buona terra si sposa con la buona tavola in questo “matrimonio culinario e naturale” che trova la propria espressione nelle numerose aziende sorte negli ultimi anni e soprattutto nelle vecchie realtà agricole, oggi passate di padre in figlio come un’eredità importante da custodire.
L’azienda Cotinone è un esempio del fenomeno di rinnovamento generazionale all’interno delle realtà vitivinicole pugliesi, essendo oggi guidata dalla giovane Iole Pisante, che con estremo entusiasmo conduce l’azienda di famiglia nata nei primi anni trenta.
Cotinone Vigneti sorge al centro di una raggiera di strade dirette al Gargano, precisamente a San Severo, nel Nord della Puglia, una terra ricca di storia e tradizioni. Finalmente la Puglia sta perdendo la funzione di serbatoio produttivo da cui attingere per conferire maggiore forza a vini meno strutturati, lavorando, come nel caso dell’azienda Cotinone, sul filo della tradizione per creare nuovi orizzonti enologici.
Il territorio che circonda San Severo, naturalmente vocato alla viticoltura grazie al terreno ed al clima favorevole, regala un “terroir” unico che conferisce l’eccellenza ai vini prodotti.
Nell’azienda Cotinone oggi lavora la terza generazione, proiettata al futuro, ma saldamente legata alle radici del suo importante passato. Il punto di forza di questa realtà sono i 20 ettari di vigneti coltivati prevalentemente a bacca bianca di uve Semillon, Traminer, Vermentino e Chardonnay.
Attualmente i vini prodotti sono tre: Jopì da uve Semillon, scelta azzardata ma vincente per il territorio sanseverese; Torù, composto dall’autoctono Nero di Troia, ed infine il Rosè, un rosato delicato, ma dalla spiccata nota floreale.
La nostra degustazione oggi si concentra su Jopì, il vino bianco che stupisce per il bagaglio olfattivo e sorprende per quello gustativo.
La scelta di impiantare uve Semillion a San Severo potrebbe far approcciare alla degustazione con una certa perplessità, ma è sufficiente un primo sorso di questo nettare per stimolare, delle emozionanti percezioni sensoriali.
L’esame visivo regala agli occhi il tipico colore giallo paglierino dai riflessi brillanti, al naso sprigiona un intenso profumo di fiori bianchi: gelsomino in testa, ma soprattutto fiori freschi di campo come le margherite. I sentori fruttati ricordano la pesca bianca, ma raccolgono i profumi tipici della frutta tropicale: ananas, litchi, mango.
Al gusto si rivela morbido e aromatico, di buona struttura con un finale lungo. Questo vino è perfetto in abbinamento con carpacci di pesce crudo, e ottimo con un’orata in crosta di patate servita con un filo di olio extra vergine d’oliva.
La Puglia vinicola è in continua ascesa e in pieno fermento culturale, ogni zona di questa Regione sta vivendo una crescita produttiva mai vista in termini qualitativi, e i protagonisti di questa grande rivoluzione sono spesso le nuove generazioni: il rinnovamento è possibile e la Puglia lo dimostra.