Birre di Puglia
Scritto da Pino De Luca | Pubblicato in birra
Sarà capitato anche a voi … era l’incipit di una canzone di successo cantata da una donna bionda, brava e molto frizzante.
Ecco a me è capitato, capita sempre più spesso, un segno di avvio alla senescenza. Capita di cercare il nuovo in terre lontane e bere la Rukkiraak Rye Ale per trovare qualcosa di originale. Dimenticando che il “nuovo” è solo qualcosa di cui si ignora l’esistenza. E guardando lontano si incespica su ciò che è sotto il naso senza accorgersene.
Ecco, è successo ancora. Per fortuna che il caso e le relazioni magnifiche ti vengono in soccorso.
Di ritorno da un viaggio e percorrendo la costa tirrenica s’è fatta impellente l’esigenza di attraversare l’Appennino e portarsi sull’Adriatico. Una sosta a Lesina, stupenda laguna, era un bisogno irrinviabile. E a Lesina ci puoi andare per molte ragioni, ma la prima è far visita a Le Antiche Sere di Nazario Biscotti. Viaggio lungo e volto sfatto per la sete, la sete atavica. Nazario che ha occhio rapido tira fuori una bottiglia di … birra e la apre. Una bianca (userò questo termine perché lo ritengo il più appropriato) fatta a Foggia, per l’estate da un birrificio che NON avevo mai provato.
Fantastica. Una birra fresca, dal profumo intenso e piacevole di pane e scorza di arancia, bellissimo colore giallo con riflessi di buccia di limone, schiuma fine, morbida e di media persistenza, in bocca è di una bevibilità meravigliosa. Entra sottile come la lama di uno stiletto e si espande in note di freschezza e carbonazione sottile e piacevole, capace di invadere ogni parte del cavo orale, di fungere da centrifuga e poi scivolare nel dotto lasciandosi dietro una scia profumata di agrume. Bianca perché le Weiss, le Wit, le Blanche, ecc. nacquero come birre da “tre sorsi”, questa di rado arriva a due … e con molti dei piatti di Nazario si abbina benissimo (la mattonella di ricotta e muggine in particolare).
Fino ai secondi ci abbiamo pasteggiato con questa birra, poi siamo dovuti passare a potenze più alte, ma, nonostante la quantità, nessun gonfiore e nessun ritorno acido si è manifestato. Davvero una sorpresa gradevolissima. Devo aver dimenticato qualcosa. Ma certo, almeno due.
La prima è il nome di Birra e Birrificio: ebers con la e gialla. Già. Bisogna essere attenti al colore che distingue le varie etichette. Almeno guardando il sito www.birraebers.com. Delle altre birre si legge un gran bene e anche Nazario ne dice un gran bene. Son birre pugliesi, di Foggia. Non le ho bevute e, dunque, mi taccio.
La seconda cosa è la Rukkiraak Rye Ale. Ne parliamo la prossima volta ma è amara assai!!! La bevo alla salute del Direttore (Davide Gangi) che ha compiuto gli anni in questo mese!