Schigi e la sua Bière de Garde

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Dopo un po’ di tempo torniamo alla birra, devo ringraziare la fucina di sperimentazione di Bluebeat a Lecce. Sette spillatori dedicati a Schigi e lui presente. Ne ho assaggiate quattro (ci sono quasi alle diecimila).

La Bière de Garde sopra a tutte, e le altre sono solo eccezionali. Da tempo non mi deliziavo con una birra così armonica, di carattere, suadente nonostante la sua forza e, soprattutto, buona da bere. Dalla schiuma all’ultima scolatura. La birra di Tex Willer mi è piacito chiamarla, compagna indissolubile di una “bistecca alta tre dita e una montagna di patatine fritte nel grasso”.

Impressionante anche la Zest, ideale per grandi bevute estive, da servire rigorosamente in bicchieri da pinta.

Le altre due:

Una (Migdal Bavel) con pepe del Sichuan (Zanthoxylum piperitum) e mirra, è una birra molto particolare, per gusti complessi, ottima al naso mi è risultata un po’ troppo faticosa al gusto.

La potenza della Resident Evil è un colpo di maglio, carattere irruento e deciso, solo nel finale lascia una nota dolce di miele d’acacia che ripaga dell’indubbio contrasto maschio al momento della beva. Per palati sapienti e molto esigenti.

Schigi è Luigi D’Amelio di Extraomnes, birrificio di Marnate (VA). Per i titoli cercateli su internet, a me è piaciuta molto la sua birra ed anche la sua maglietta.

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