Champagne “Vénus” 2008 Brut-Nature Blanc de Blancs

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Ci sono vini che sono legati a particolari momenti e percorsi. Ed io sono affezionata allo Champagne “Venus” di Agrapart: lo considero beneaugurante, anche perchè questa mia rubrica su Vinoway ha visto la luce il 14 Febbraio scorso, giorno di San Valentino, e decisi di iniziare questo appuntamento con voi raccontando un’etichetta che ha il nome della dea greca dell’Amore.
Ho inoltre avuto la fortuna e l’onore di degustare il millesimo 2008 di questa etichetta in anteprima, prima della sua uscita avvenuta proprio in questo mese nel mercato italiano, e non potevo esimermi dal riportare le impressioni scaturite dall’incontro con l’ultimo nato dalla singola vigna La Fosse, popolata da piante datate 1959.
La volta precedente avevo già accennato alcuni tratti caratteristici di Agrapart, come la filosofia produttiva non interventista e la vinificazione parcellare: oggi aggiungerò che Pascal e Fabrice -quarta generazione della famiglia- hanno un’anima borgognona ed utilizzano botti grandi da 600 litri (non nuove, ma spesso di 5 anni di età) e che un altro segno distintivo è rappresentato da una concezione sacra del terroir, per i quali è “tutto” poichè, come amano ripetere, questo tutto ha inizio dalle condizioni di salute delle uve.
Personalmente, ho un’alta opinione in merito all’annata 2008: dopo alcune gelate primaverili ed un Giugno scandito da un andamento fresco, il mese di Settembre ha mostrato delle marcate escursioni termiche, con il risultato di uve pressochè perfette che fanno presagire vini armoniosi e con molte cose da raccontare.

Champagne “Vénus” 2008 Brut-Nature Blanc de Blancs
Chardonnay 100%
Dalla nuance intensa e luminosissima, l’incipit olfattivo propone immediatamente dei rimandi evidenti di agrumi e di pepe nero, per poi proseguire con fiori di acacia, limone candito, burro fuso e delle sfumature più verdi tra le quali si distinguono il timo e la maggiorana.
Al palato irrompe una mineralità fragorosa, spavalda, che la spingente freschezza accresce ed ingentilisce al contempo. Il retrogusto evidenzia spirali marine e disegna paesaggi quasi bretoni.

Da abbinare ad un viaggio nel nord della Francia, tra onde e vecchi fari.

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