PERRIER-JOUET: L’ELEGANZA DEI FIORI

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Ho sempre pensato allo Champagne Perrier-Jouet come ad un gioiello semi-nascosto. E’ vero infatti che, pur trattandosi di un nome ben noto tra gli addetti ai lavori ed i grandi appassionati, in Italia il grande pubblico non conosce appieno quella che di diritto è una Grande Marque della regione.

La maison nacque nel 1811 a seguito dell’unione in matrimonio tra Pierre Nicolas Perrier e Adèle Jouet: un anno speciale, quello del passaggio della Grande Cometa, astro che non solo avrebbe presagito l’invasione della Russia da parte di Napoleone, ma anche determinato l’eccezionalità della medesima annata nella Champagne.

Nell’immaginario comune il nome Perrier-Jouet (di proprietà di Pernod Ricard dal 2005) è associato alla bottiglia decorata con anemoni scaturita dal genio creativo di Emile Gallé nel 1902: non un semplice simbolo dell’Art Noveau, ma vero emblema di un periodo, la “Belle Epoque”, quando, prima della Grande Guerra, si venne a creare un incredibile movimento artistico, culturale e sociale magnificamente immortalato dai manifesti di Toulouse-Lautrec.

La maison ha sede ad Epernay, con possedimenti di ben 65 ettari ed una produzione di circa 3.000.000 di bottiglie che la colloca al decimo posto nel gruppo delle “big”, mentre lo stile felpato e di immensa eleganza è garantito dalla sapiente mano dello Chef de Cave Hervé Deschamps.

Champagne Perrier-Jouet “Belle Epoque” Rosé 2004

(50% Pinot Noir, 45% Chardonnay, 5% Meunier)
Tonalità cromatica di un rosa soffuso con leggiadre sfumature arancio.
Le note di testa sono fiori come peonia e rosa, e raccontano la primavera: a seguire, delicati cenni fruttati di mandarino, pompelmo rosa e lamponi insieme a toni di marzapane e ricordi erbacei.
Ed ecco la bocca, quasi inaspettata per un Rosé: nessun coté vinoso, e al suo posto un’armonica sinfonia di frutti già noti all’olfatto che si uniscono ad una graziosa freschezza e ad un’incisiva mineralità, che si erige anche nel finale. Un vino armonioso ed evocativo, un vero viaggio nei “bei tempi” di cui porta il nome.

Da abbinare, lussuriosamente, a cioccolato fondente al 60%.

Prezzo medio in enoteca euro 220,00

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