Vigna Dorata: Franciacorta in “Rosa”

Scritto da | Pubblicato in spumanti Vigna Dorata: Franciacorta in “Rosa”

In alcune ore del giorno guardando la Vigna da una certa angolazione essa appare di un colore simile all’oro, proprio da questo nasce il suggestivo nome dell’Azienda. Ci troviamo a Cazzago San Martino (Frazione Calino), in provincia di Brescia, dove nel 1995 venne fondata la Cantina Vigna Dorata, da sempre a conduzione familiare, attualmente gestita da Luisa Rocco assieme ai suoi Genitori.

Le radici dell’azienda affondano in tempi più lontani, quando il Nonno Fausto già dagli anni trenta si dedicava alla coltivazione della Vite, tramandando la preziosa Passione alle sue future generazioni.

Luisa Rocco interpreta in maniera moderna e costruttiva quella che a mio parere deve essere  l’attuale Comunicazione di una Piccola azienda Vitivinicola, sfruttando soprattutto le potenzialità del web per trasmettere la filosofia dei Vini, le iniziative, i riconoscimenti e tutto quanto può essere utile per “raccontare” una Cantina al pubblico degli Appassionati.

Con riferimento a questo, Luisa Rocco risulta essere molto attiva soprattutto sui Social Network tramite pagine aziendali, profili personali e gruppi dove si può parlare di Vino, ovviamente con particolare spazio per il mondo di Vigna Dorata, con un confronto aperto e il continuo aggiornamento delle attività enoturistiche su cui puntano molto per agevolare il contatto diretto in Cantina fra Produttore e Appassionato.

I Vigneti di proprietà ammontano a una superficie di circa 6 ettari, per una produzione media annua che si attesta intorno alle 70.000 bottiglie, con una parte delle uve acquistata da Viticoltori della zona che da anni collaborano proficuamente con l’azienda, allo scopo di mantenere nel Vigneto uno standard Qualitativo coerente con la filosofia Enoica di Vigna Dorata.

La produzione di Franciacorta ammonta nello specifico a circa 60.000 bottiglie/anno, le restanti sono di Curtefranca Doc e, parlando del loro Metodo Classico, bisogna sottolineare come gran parte degli sforzi venga dedicata alla produzione del Satèn, stimabile in circa 30.000 bottiglie/anno, ovvero il 50% della produzione aziendale di Franciacorta.

Questa scelta è stata frutto soprattutto delle richieste di mercato, poiché negli anni la loro clientela si è sempre più affezionata a tale tipologia, con una richiesta crescente alla quale Vigna Dorata ha positivamente fatto fronte.

Il Satèn è l’unico loro Franciacorta ottenuto da 100% Chardonnay, mentre gli altri sono tutti frutto di uvaggi fra quest’ultimo e il Pinot Nero, scelta precisa dell’azienda che a seconda delle tipologie cerca il miglior equilibrio fra le singole peculiarità delle due uve.

Nello specifico la produzione di Metodo Classico è così suddivisa:

Franciacorta Docg Brut            (80% Chardonnay, 20% Pinot Nero)
Franciacorta Docg Brut Satèn   (100% Chardonnay)
Franciacorta Docg Extra Brut    (80% Chardonnay, 20% Pinot Nero)
Franciacorta Docg Brut Rosè    (80% Pinot Nero, 20% Chardonnay)

Durante la presa di spuma i Vini rimangono sui lieviti per un periodo che va dai 24 ai 36 mesi, a seconda della tipologia e delle peculiarità dell’annata.

Immediata è la sensazione di grande “semplicità” e cordialità con le quali si viene accolti in azienda, simbolo di un approccio positivamente umile, sorretto da un profondo senso di Passione, con la consapevolezza che tanto si è fatto sulla strada della Qualità, ma ancora molto si deve compiere per confermare e migliorare i risultati raggiunti.

Tutti i Franciacorta di Vigna Dorata sono caratterizzati da un livello Qualitativo medio – alto, profumi sicuramente intensi e con una peculiarità gustativa segnata da un filo conduttore comune, con una vena acido-sapida ben delineata, accompagnata da una morbidezza più o meno marcata a seconda della tipologia.

Personalmente il loro Metodo Classico che più mi ha colpito è il Franciacorta Docg Brut Rosè 2008, ottenuto con un uvaggio composto da  80% Pinot Nero e 20% Chardonnay, permanenza sui lieviti di circa 30 mesi, titolo alcolometrico 13%.

Nel bicchiere si presenta con uno splendido abito color rosa antico dalle suggestive sfumature, reso brillante dal perlage persistente e di ottima finezza.

I profumi sono uno dei punti di forza per questo Franciacorta, prima di tutto sono di eccellente intensità, per intendersi di quelli che si percepiscono nitidamente tenendo il naso un po’ lontano dal bicchiere: si parte con potenti aromi di lievito che fanno costantemente da sottofondo, arricchiti col passare del tempo da intense note floreali su cui emerge la rosa appassita, seguite da delicati sentori fruttati e minerali che si alternano fra loro.

In bocca si completa il quadro di eleganza dipinto da questo Metodo Classico, con un ingresso deciso, intenso, ben strutturato, che viene accompagnato da una complessiva morbidezza che rende il sorso piacevolmente cremoso, ben bilanciato con il comparto acido/sapido, che fonda sull’equilibrio gustativo il suo carattere “aristocratico”, coadiuvato da un’ottima persistenza che riporta al palato l’intenso sentore di lieviti percepito all’olfatto.

La carta vincente di questo Franciacorta Rosè è lo splendido connubio che si è trovato fra la “potenza” gusto-olfattiva del Pinot Nero e il carattere “elegante” dello Chardonnay, che insieme formano un equilibrio il quale consente di aver un Metodo Classico con una struttura in grado di cimentarsi in ambiziosi abbinamenti, dotato di quel tocco di “femminilità” che lo rende raffinato anche come Spumante da Conversazione.

Per quanto mi riguarda, lo ritengo una delle migliori espressioni di Franciacorta Rosè che si possono trovare in questa zona e può essere acquistato in Cantina a circa 17 euro per bottiglia, giocando quindi la preziosa carta dell’ottimo rapporto Qualità/Prezzo.

Credo che in futuro la giovane Luisa Rocco saprà ritagliarsi sempre più spazio nella Comunicazione del Vino, grazie alle sue capacità dialettiche e alla continua voglia di confrontarsi con la realtà che le sta attorno.

Parlando con lei un dettaglio che mi ha colpito è il suo costante approfondimento dei Vini di Franciacorta e di altre realtà italiane legate alla produzione di Metodo Classico, attraverso degustazioni alla cieca fatte privatamente con amici, allo scopo di conoscere e capire le potenzialità degli altri Vini sul mercato.

A mio parere questo aspetto è molto importante per un Produttore, in quanto si mette continuamente a confronto con il lavoro e la filosofia di altre Cantine, senza rinchiudersi in un “fortino” convinto a prescindere che il proprio Vino sia sempre e solo il migliore.

La Franciacorta dei Piccoli Produttori è un grande valore aggiunto per questa blasonata zona spumantistica italiana, in grado di arricchire con personalità il suo panorama gustativo: Vigna Dorata rappresenta uno degli esempi positivi sia per quanto riguarda la Qualità Enoica, sia per una Comunicazione efficace, in grado di valorizzare un Enoturismo attivo e dinamico.

Tag

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *