Gorizia: la città della “rosa”

Scritto da | Pubblicato in Friuli Venezia Giulia Gorizia: la città della “rosa”

Austera, discreta, elegante, Gorizia, la Nizza dell’Adriatico di asburgica memoria, osserva il lento scorrere dell’Isonzo che tanta storia custodisce tra le sue acque color smeraldo. Il cuore della città adagiata sul confine con la Slovenia, batte all’interno di Borgo Castello.
La massiccia muraglia cinquecentesca e l’imponente maniero che si erge a guardiano della città, riportano indietro, ai conflitti in cui furono coinvolti conti, il Patriarcato di Aquileia, i Veneziani e gli Asburgo.  Nelle sale del Castello, tra le numerose testimonianze storiche si possono ammirare collezioni di armi, riproduzioni di strumenti musicali risalenti al medioevo e pregiate tele di scuola veneta. Unico, singolare e sempre vivo nel suo mutarsi è il panorama che accompagna lo sguardo attraverso le morbide e lussureggianti colline che abbracciano il confine.  La natura riesce ancora a regalare profonde sensazioni di pace. Di grande interesse sono i Musei Provinciali con collezioni di vario genere. In primo piano è il Museo della Grande Guerra, da non perdere il Museo della Moda e delle Arti Applicate, la Collezione Archeologica, la Raccolta Etnografica e la Pinacoteca. Le strade del centro storico con gli antichi Palazzi parlano delle varie culture che si sono incontrate, combattute e succedute. Palazzo Lantieri, Palazzo Attems, la Sinagoga, sono solo alcuni esempi.

                                                           

Di grande impatto emotivo è la visita al Sacrario monumentale di Oslavia, a nord di Gorizia, che conserva i resti di migliaia di soldati caduti durante le undici battaglie svoltesi durante la Grande Guerra. Aria salubre si respira nei numerosi Parchi, come quello dell’antico giardino della villa del Conte Attems risalente al 1700 oppure nel parco della Valletta. Gorizia, città che nel ventesimo secolo ha cambiato numerose volte nazionalità, ferita al cuore da un confine tracciato nel 1947 che stabiliva nuove frontiere tra Italia e Jugoslavia, non può essere raccontata senza citare la sua quasi gemella, Nova Gorica – Nuova Gorizia- costruita in territorio sloveno a  ridosso del confine. E’ un’unica città, divisa ma unita allo stesso tempo da un comune patrimonio: storie umane tormentate e dolorose. Nel 2004 il confine è stato abbattuto e finalmente la storia ha preso un nuovo corso. Ma c’è un altro gioiello di grande valore e orgoglio che Gorizia custodisce gelosamente. Ha la bellezza di un magnifico fiore e la bontà di un grande prodotto alimentare.

È la Rosa di Gorizia, nota anche come Radicchio di Gorizia, presente in zona almeno dal 1880. Due sono le tipologie: la Rosa rossa, con varie sfumature e dal sapore più intenso e il Canarino, dal colore giallo variegato di rosso, nato più recentemente da un’impollinazione, con un gusto più delicato. Laborioso è il sistema di coltivazione e grande è lo sforzo dei pochi produttori per custodire i semi che sono tramandati dai genitori ai figli. Il suo cuore, croccante e leggermente amarognolo, si gusta al meglio solo con un filo di olio evo,  accompagnato da fagioli borlotti tiepidi o con uova sode, come vuole la tradizione.  L’emozione regalata dal buon cibo diventa incanto con la compagnia di un ottimo vino. Non c’è che l’imbarazzo della scelta a Gorizia e dintorni.  Vigneti di Friulano (già Tocai) Malvasia, Ribolla, Refosco, Merlot, Cabernet, si susseguono come i versi di un’ode alla vita, tra le sponde dell’Isonzo,  passando dalle prime sporgenze del Carso goriziano fino alle morbide alture del Collio. Culturalmente vivace Gorizia vanta l’organizzazione d’interessanti eventi tra i quali E’ Storia, Festival Internazionale della Storia e il Festival mondiale del Folklore. Menzione a parte per Gusti di Frontiera, manifestazione enogastronomica che si svolge nell’ultima fine di settimana di settembre, durante la quale la città si trasforma in un punto d’incontro di profumi sapori e tradizioni Mitteleuropei-…Gorizia…Dell’Italica scacchiera sei preziosa pedina e tra Isonzo e Vipacco troneggi, a guisa di immortale regina…-(C.Comelli).

Foto tratte dal web a cura dell’autore

Links utili

Comune di Gorizia: www.comune.gorizia.it

Info turistiche: www.provincia.gorizia.it

Festival Internazionale della Storia: www.estoria.it

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- Una risposta:

  1. Guy Cruls ha detto:

    la rosa e il verona non sono lo stesso?
    e il canarino e il castelfranco non sono lo stesso radicchio?
    grazie mille
    Guido, Londra
    scusi l’ignoranza, ma non sono italiano!

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