I vini delle Isole Eolie

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Le sette isole dell’arcipelago delle Eolie: Lipari, Salina, Panarea, Vulcano, Stromboli, Filicudi e Alicudi, si trovano nella parte nord orientale della Sicilia, di fronte al golfo di Milazzo. Di natura vulcanica, sono sempre state abitate fin dall’antichità, anche per la presenza di preziosi giacimenti di ossidiana, una pietra lavica particolarmente ricercata per creare manufatti taglienti e affilati.

La storia della viticoltura eoliana risale all’VIII secolo a.C, quando i primi coloni greci fondarono la città di Messina. Le origini greche della cultura della vite sono state tramandate attraverso i secoli e sono arrivate fino ai nostri giorni conservando la caratteristica forma dall’allevamento ad alberello, particolarmente adatta al clima siccitoso del territorio. La forma tridimensionale della vite, con la sua abbondante chioma di foglie, protegge i grappoli dalle scottature e concentra alla base della pianta l’umidità notturna. Oggi la viticoltura eoliana è presente soprattutto nelle due isole di Salina e Lipari, ma non manca qualche piccolo produttore anche a Panarea e sulle isole di Vulcano e Stromboli, che ospitano vulcani ancora attivi.

La Malvasia delle Lipari

Grazie ai primi insediamenti ellenici, arrivò alle isole Eolie il vitigno greco malvasia, che ancora oggi rappresenta la punta di diamante della viticoltura locale. Quest’uva a bacca bianca si è ambientata benissimo al clima mediterraneo e molto ventilato delle Eolie, così come ai suoli di natura vulcanica, sabbiosi e pietrosi, ricchi di sostanze minerali. Il suo nome deriva dalla località del Peloponneso Monemvasia, il porto da cui il vino partiva per raggiungere gli scali del Mediterraneo. In base al disciplinare, la Malvasia delle Lipari Doc può essere prodotta in tutte le isole Eolie e prevede la possibilità di realizzare vini bianchi secchi, passiti o vini liquorosi. Per quanto riguarda la base ampelografica, il disciplinare prevede la presenza di malvasia per un massimo del 95% con una piccola aggiunta di corinto nero (5-8%). La tradizione locale ha sempre privilegiato la produzione del vino Malvasia delle Lipari Passito, realizzato con le uve fatte essiccare su graticci esposti al sole, in modo da disidratare gli acini e concentrare zuccheri e aromi. Tuttavia nell’ultimo decennio, la progressiva crisi del consumo di vini dolci, ha spinto le cantine del territorio a virare verso la produzione di vini bianchi secchi con eccellenti risultati. La Malvasia delle Lipari secca è un vino fragrante e fruttato, delicatamente aromatico e connotato da una freschezza sapida, che dona al sorso un perfetto equilibrio gustativo. Un grande bianco particolarmente adatto ai piatti tipici della cucina di mare.

Il corinto nero e gli altri vitigni

Oltre alla malvasia, sulle isole eolie sono presenti altri vitigni tra cui il più importante è il corinto nero. Si tratta di antico vitigno a bacca rossa, molto probabilmente d’origine greca, che ha la particolarità di non avere vinaccioli e di produrre un vino con aromi di piccoli frutti di bosco e delicate sensazioni speziate. Nelle vigne sono inoltre presenti altre varietà originarie della Sicilia orientale come il nerello mascalese e il nocera, oppure coltivati in tutta l’isola come il nero d’Avola, l’inzolia e il catarratto che si esprimono molto bene al microclima particolare delle Eolie.

Le Cantine delle Isole Eolie

Salina

Cantine Colosi

Hauner

Tenuta Fenech

Tenuta Capofaro – Tasca d’Almerita

Cantina Carvaglio

Barone di Villagrande

Virgona

Lipari

Tenuta di Castellaro

Vulcano

Cantine Privatera – Soffio sulle Isole

Punta dell’Ufala – Paola Lantieri

Stromboli

Vigna di Mare

Panarea

La Vigna di Casa Pedrani

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