Pantelleria: terme e benessere in un’isola da sogno
Scritto da Maura Pasini | Pubblicato in Sicilia
Un viaggio in una selvaggia Pantelleria tutta da scoprire
Siete abituati ad associare le terme a qualche esclusiva località montana, con centri super attrezzati in cui è tutto super organizzato e non avrete certo il bisogno di uscire dal…. Supercentro? Un’alternativa è Pantelleria: fantastico connubio tra il benessere regalato dalle stazioni termali, il piacere della scoperta e dell’avventura, l’energia del mare e la tranquillità di una piccola isola ……il tutto naturalmente “innaffiato” da ottimi vini da gustare al tramonto guardando il mare….La leggenda racconta che nelle calde acque termali dell’isola s’incontrassero addirittura la Dea Calipso ed Ulisse: infatti, Omero descrivendo Ogigia nell’Odissea probabilmente si riferì a Pantelleria: “…in una terra circondata dall’acqua, dov’è l’ombelico del mare, un’isola fitta di alberi”. In effetti le sponde pantesche ben si confanno a luogo romantico in cui trascorrere sette anni di bucolico amore….lasciando i nostri sensi liberi potremo ancora percepire questo amore: dalla fresca brezza al caldo vapore sulla pelle, alle incredibili sfumature di colori, finendo sui profumi di lecci e corbezzoli che la natura ci regala, tutto rievoca la storia affascinante di quest’isola “dispersa” nel Mediterraneo.
La vocazione termale di Pantelleria si deve alla sua origine vulcanica, evidente osservandone la manifestazione naturale più apprezzata dai turisti: il Lago di Venere, che si trova all’interno di un enorme e antico cratere vulcanico. Descriverlo è difficile, anche in questo caso bisogna “viverlo” lasciando lavorare i sensi e spegnendo la mente: ci troveremo davanti ad uno specchio d’acqua con gradazioni di blu, celeste e verde, messe in risalto dal bianco delle sponde calcaree e dal verde della vegetazione pantesca che lo circonda. Ma la peculiarità del lago sono le fonti termali, che si trovano a riva, delimitate da una corolla di sassi; è uno spettacolo della natura ascoltare il gorgoglìo delle bolle d’acqua ed osservare il vapore che si sprigiona. Parlando di cure termali non possiamo dimenticare i fanghi: il fondale presenta del fango nero-verdastro ricco di sostanze nutrienti, dal caratteristico odore di zolfo. Spalmarlo sul corpo rappresenta un peeling naturale pre-abbronzatura, a cui farà seguito una piacevole fase in cui prendere il sole sulla spiaggia e fare il bagno in un’acqua piacevolmente tiepida e tranquilla (consigliatissimo nelle giornate di mare mosso!). Dopo quest’esperienza, alla nostra vacanza termale non può mancare un bagno turco nelle Grotte di Benikulà, anch’esso opera perfetta della natura. Da una spaccatura profonda all’interno della grotta ad intermittenza fuoriesce vapore acqueo a circa 38°C, a cui alternare l’esterno frigidarium, circondato da sedili di pietra e con vista panoramica sulla grande piana di Monastero….e già a questo punto vi sentirete riconciliati con il mondo! E pensare che a questo circuito termale mancano ancora le sorgenti marine calde di Gadir, Scauri e Nicà; le prime sono delle vasche termali a cielo aperto, che consentono splendidi bagni, consigliatissimi quelli nelle notti di luna o all’alba, per godersi appieno la calda temperatura delle acque, ricche di sali minerali.
A questa immagine da sogno di noi, al chiaro di luna, nelle calde acque termali, non può mancare un calice di “nettare degli Dei”, di quelli importanti, da meditazione, risultato di un’unione perfetta tra i regali offerti dalla natura e l’abilità dell’uomo: il Passito di Pantelleria. Prodotto solo nell’isola, dalla varietà di uva Zibibbo, questo vino già nel 1900 fu premiato all’Expo di Parigi e successivamente inserito tra i vini tipici italiani per il suo “aroma delicato e fine e per il suo sapore vellutato, dolce, carezzevole, generoso”. L’abilità dell’uomo è stata quella di adattarne la produzione all’ambiente, a cominciare dalla coltivazione del vitigno, con il tipico “alberello di uve Zibibbo”, prima pratica agricola ad essere stata riconosciuta patrimonio dell’Unesco.
Concludiamo quindi questa giornata da sogno lasciando andare ancora una volta a briglie sciolte i nostri sensi: apprezzeremo le sfumature ambrate, i profumi fruttati ed aromatici, di fichi secchi e frutta matura, fino ad esaltarci al palato, in un’esplosione di piacere dolce, caldo, aromatico, dai sentori di arancia candita, dattero, miele, uva passa e mirto.
Foto di Samuel Gorgone (All Rights Reserved)
Links utili:
Comune di Pantelleria: www.comunepantelleria.it
Info turistiche: Pro Loco www.prolocopantelleria.it
Immagini Pantelleria: Gruppo Facebook Fotopantelleria – Marco Cirinesi