Montefalco un territorio di grandi vini
Scritto da Alessio Turazza | Pubblicato in eventi, Umbria
Dal 19 al 20 aprile si è tenuta a Montefalco la consueta Anteprima dei vini del territorio, in particolare del Sagrantino di Montefalco, del Rosso di Montefalco, del Montefalco bianco, del Grechetto e del Trebbiano Spoletino.
Il Sagrantino di Montefalco 2019 si è dimostrato di eccellente livello. I vini sono intensi e ricchi, ma dotati anche di freschezza ed energia espressiva, che donano equilibrio e slancio al sorso. Un millesimo già piacevole da degustare subito, che fa intravvedere anche un ottimo potenziale d’invecchiamento. I bianchi sono in continua crescita e sorprendono per l’immediatezza e la piacevolezza.
L’Anteprima è un’ottima occasione per farsi un’idea complessiva di un’area di grande interesse.
La zona di Montefalco
La zona di Montefalco si trova a una cinquantina di chilometri a sud di Perugia, proprio nel cuore dell’Umbria. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di dolci colline, che offrono splendide esposizioni soleggiate per la coltivazione della vite. Il clima è di tipo continentale, con inverni freddi, estati calde e buone escursioni termiche fino al periodo della vendemmia. La costante ventilazione, contribuisce a mantenere i grappoli asciutti e le uve sane. I terreni sono di natura prevalentemente argillosa, ma non mancano vene più calcaree o zone caratterizzate da depositi alluvionali di ciottoli, ghiaia e sabbia.

I vini rossi di Montefalco
Il vitigno Sagrantino ha origini antiche e misteriose. È coltivato da secoli a Montefalco, dove si è ambientato molto bene alle situazioni pedoclimatiche locali. Si tratta di un’uva dalla forte personalità, caratterizzata da intensi aromi fruttati, da una buona acidità e soprattutto da tannini fitti. Proprio per la sua notevole struttura e per le accentuate durezze, fin dai tempi antichi è stato vinificato sia in versione secca, sia con uve sottoposte ad appassimento, per ottenere un vino dolce.
Il territorio di Montefalco si è dimostrato adatto anche al Sangiovese, che viene coltivato per realizzare in assemblaggio con il Sagrantino il Rosso di Montefalco. Tuttavia l’area non è solo vocata per le uve a bacca rossa.
I vini bianchi di Montefalco
A Montefalco si producono anche ottimi vini bianchi, soprattutto con i vitigni autoctoni locali. Il Grechetto regala dei bianchi armoniosi ed equilibrato, connotati da una buona struttura e da una piacevole ricchezza fruttata. Negli ultimi anni è salito alla ribalta il Trebbiano Spoletino, un vitigno antico e dimenticato, che sta dimostrando di possedere qualità molto interessanti. Il nome non deve ingannare, non ha nulla a che fare con il Trebbiano Toscano, si tratta di una diversa varietà, le cui origini per ora sono ancora avvolte nel mistero. Un tempo era molto coltivato nella piana di Trevi, dove veniva allevato maritato agli alberi, come da antica consuetudine etrusca. Quasi completamente abbandonato nel secondo dopoguerra, a causa della trasformazione e meccanizzazione dell’agricoltura di pianura, è stato recuperato da alcuni produttori che hanno saputo valorizzare le straordinarie qualità di complessità aromatica, freschezza e longevità.
Un viaggio in queste terre è anche l’occasione per scoprire gli splendidi borghi di Montefalco, Bevagna, Trevi, Spello e Spoleto, oltre che per apprezzare le eccellenze della gastronomia locale, dalla grande tradizione della norcineria, al tartufo a piatti a base di selvaggina.

Montefalco Sagrantino 2019 i cinque migliori assaggi
Montefalco Sagrantino Campo alla Cerqua 2019, Tabarrini
Montefalco Sagrantino Il Bisbetico Domato 2019, Tabarrini
Montefalco Sagrantino Medeo 2019, Romanelli
Montefalco Sagrantino Colle alle Macchie 2019, Tabarrini
Montefalco Sagrantino 2019, Scacciadiavoli
Trebbiano Spoletino i cinque migliori assaggi
Trebbiano Spoletino Anteprima Tonda 2020, Antonelli San Marco
Trebbiano Spoletino Avventata 2021, Ilaria Cocco
Trebbiano Spoletino Le Tese 2021, Romanelli
Trebbiano Spoletino Poggio al Vescovo 2021, Ninni
Trebbiano Spoletino +128+ 2019, Le Thadee