Aspettando Radici del Sud scoperta ed emozione:i Vini bianchi Pugliesi reggono il tempo.
Scritto da Davide Gangi | Pubblicato in eventi
Non poteva iniziare meglio l’avvio di “Aspettando Radici del Sud”, importante Manifestazione ideata da Nicola Campanile affiancato per il secondo anno dai giornalisti Luciano Pignataro e Franco Ziliani alla presenza di buyer, sommelier, vignaioli, enologi, esperti ed appassionati del settore enogastronomico.
Il fiano minutolo, che ormai è preferibile chiamare solo minutolo, è il protagonista di una verticale “Vigna Rampone Azienda Agricola I PASTINI”, con nove annate in degustazione, dal 2011 al 2003.
Una verticale che potremmo definire storica, perché è la prima volta che si svolge in Puglia con un vitigno autoctono a bacca bianca.
A condurre la speciale occasione sono Lino Carparelli, enologo dell’azienda, e Luciano Pignataro, giornalista de “Il Mattino” nonchè editore del famoso blog www.lucianopignataro.it alla presenza del suo ideatore, deus ex machina, come piace definirlo a Franco Ziliani, Nicola Campanile.
Visibile è l’emozione dell’enologo Lino Carparelli, da sempre promotore e sostenitore della valorizzazione dei vitigni a bacca bianca della Regione Puglia il quale, dopo una carriera all’interno delle più prestigiose cantine pugliesi, nel 1996 lascia l’attività per adoperarsi, insieme al fratello Nicola, alla creazione dell’azienda agricola I PASTINI, situata nel territorio della Valle d’Itria.
Non vi nascondo che inizialmente ero piuttosto scettico poiché temevo di imbattermi in alcuni vini in fase ossidativa. Nessun problema, ovviamente, con l’iniziale annata 2010, che si presenta con grandiosa potenzialità che lascia intuire che potrà ancora nel tempo, offrirci varie emozioni.
Si va avanti con le degustazioni e noto piacevolmente che le annate rispondono tutte con caratteristiche che si differenziano a seconda dell’età e dell’evoluzione.
Un’esperienza unica ed emozionante, guardavo con attenzione Lino Carparelli e notavo che man mano che si andava avanti con gli assaggi, brillava lucentezza nei suoi occhi, l’emozione e la soddisfazione erano evidenti.
Sapevamo tutti di vivere una novità assoluta, una scommessa per i Vini bianchi pugliesi, non sempre considerati appieno per la loro potenzialità e longevità.
Possiamo invece affermare che la Puglia, grazie allo straordinario impegno ed agli innumerevoli sacrifici dei suoi vignaioli, può finalmente vantare un altro straordinario traguardo.
…E che non si dica più che i Vini bianchi pugliesi non reggono nel tempo.
Per i più curiosi cito le annate che mi hanno più entusiasmato:
– Annata 2010
– Annata 2008
– Annata 2006
– Annata 2005
– Annata 2003