Cantina Frentana: torre vinaria e tasting esperienziale

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Ristrutturato l’impianto vinicolo a torre. Degustazioni “in quota”

Un progetto di recupero di architettura ed ingegneria industriale, un faro sui vigneti frentani, una sala degustazione sospesa  a 25 metri da terra, un belvedere che consente di spaziare con lo sguardo, a 360°,  dalla Costa dei Trabocchi al massiccio della Majella; quest’è in sintesi la torre vinaria appena inaugurata dalla Cantina Frentana di Rocca San Giovanni (CH).  Realtà cooperativa, fondata nel 1958,  che oggi commercializza circa 800.000 bottiglie e raduna 500 soci, dediti alla cura di 720 ettari di superficie vitata. Grazie all’impegno del presidente Carlo Romanelli e l’architetto  Francesco Guzzini è stato ristrutturo accuratamente lo stabilimento vinicolo a torre, anche nella sua funzionalità,  nonostante la maggior parte della vinificazione avvenga attualmente in altri reparti di moderna concezione.

La sala esperienziale della Cantina Frentana è un vero concentrato di tecnologia a venticinque metri di altezza, poche altre realtà in Italia possono vantare simili caratteristiche. Cattura subito l’attenzione il tavolo tondo “sospeso” di cristallo, da cui è possibile osservare i livelli sottostanti mentre si è seduti a degustare, favoriti da punti luci a led, posti sul bancone, in modo da apprezzare al meglio le sfumature del vino. Di enorme effetto le ampie vetrate a tutt’altezza, per ammirare il panorama; l’impianto d’illuminazione che evoca i fari; e il pavimento in legno di rovere, posato con una tecnica che ricorda quella per la realizzazione delle botti. Ben visibili i boccaporti per l’ispezione del mosto. La nuova vita di questa torre vinaria privilegerà, oltre alle degustazioni, i momenti d’incontro e  le manifestazioni culturali. L’Abruzzo diventa così portavoce del concetto di valorizzazione integrata del territorio, orientato al futuro salvaguardando il  passato.  

La torre vinaria è una tipologia di impianto ormai poco usato. È stata brevettata dall’enologo Emilio Sernagiotto di Casteggio (Pavia), padre anche della termovinificazione. La struttura è tonda, costruita in cemento armato e composta da 6 piani di vasche, di cui uno interrato. Vuota al centro e con corridoi in corrispondenza di ciascun anello (contenenti le vasche), permette di realizzare una notevole economia di spazio e di funzionamento, riduce le perdite e agevola i controlli.  Seppure oggi superata, la torre vinaria è un manufatto testimone dell’ingegneria industriale enologica italiana, meritevole di essere tutelato.

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