Drink Pink in Sicily 2023, masterclass con i 10 Best Italian Rosé
Scritto da Fabio Cristaldi | Pubblicato in degustazioni, eventi
I vini rosati sono dei vini molto duttili e che si adattano un po’ a tutte le esigenze e situazioni. Il fatto di avere una facilità di beva di un bianco ed una struttura di un rosso (non particolarmente complesso e corposo) li rende una sorta di jolly per i più svariati abbinamenti.
Varie sono le tecniche di vinificazione, perché per il vino rosato, l’enologo ha una grande possibilità di spaziare (a seconda del tipo di vitigno). Dalla pressatura soffice, al salasso, per andare alla vinificazione delle uve a bacca bianca e rossa (soprattutto) e non mescolando vini rossi e bianchi, cosa vietata in Italia.
Nel territorio italiano i vini rosati hanno sempre avuto delle difficoltà ad essere apprezzati come dovuto. Questo è un dato di fatto che viene confermato come in Italia si producano più vini rosati (o rosé) di quanto ne vengano consumati. Fino a qualche anno fa il rapporto era di 3 a 1, cioè ogni tre bottiglie di vino rosato prodotto in Italia, una veniva consumata in territorio nazionale e due venivano esportate.
Fortunatamente sia per la curiosità dei consumatori, sia per la capacità dei produttori di fornire dei rosati pregevoli, oltre alle manifestazioni che ultimamente riescono a catturare ed a focalizzare l’attenzione i vini rosati iniziano ad avere un proprio appeal.
Uno dei primi eventi organizzati in Sicilia è stato il Drink Pink in Sicily, pensato ed ideato da Gea Calì, che quest’anno è arrivato alla VI^ edizione. Di particolare interesse in quest’edizione è stata la masterclass dei 10 Best Rosé, ovvero i 10 migliori vini rosati della guida online e gratuita ai migliori rosati italiani 100 Best Italian Rosé secondo gli assaggi alla cieca tenuti in assoluto anonimato da Antonella Amodio, Chiara Giorleo, Adele Elisabetta Granieri, Teresa Mincione e Raffaele Mosca, pubblicata sul sito web lucianopignataro.it, da quasi vent’anni impegnato nella promozione del vino italiano. Questo ha fatto sì di poter uscire dal contesto siciliano e di “abbracciare” tutto il territorio italiano e poter capire di come ogni regione (a seconda del tipo di terroir e di vitigni) possa offrire rosati con un filo conduttore, ma allo stesso tempo con molte differenze.
Ovvio che molti dei vini rosati che fanno parte della top 10 provengano da territori dove il vino rosato è sempre stato prodotto e quindi venga fuori una maggiore esperienza per la produzione di tale tipologia, ma allo stesso tempo funge da sprono a chi inizia a produrre ed a proporre dei rosé che abbiano delle caratteristiche che nel tempo possano essere migliorate ed apprezzate maggiormente.

La masterclass si è tenuta nel Castello San Marco a Caltabiano ed è stata condotta da Gea Calì come ideatrice della manifestazione, Chiara Giorleo ed Antonella Amodio facenti parte del gruppo che ha stilato la classifica e Salvo Ognibene in qualità di moderatore.
Questo magazine aveva già dato la classifica dei vini in un precedente articolo, ma andiamo a vedere i dieci vini degustati durante la masterclass, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. L’ordine è quello seguito durante la degustazione.

TORRE TESTA SALENTO IGP ROSATO SUSUMANIELLO 2022 – TENUTE RUBINO
Vino rosato ottenuto da una vitigno autoctono pugliese che ultimamente è stato riqualificato ed ha trovato una giusta collocazione, per un vitigno molto duttile a dare vini freschi e con una beva agile e scattante, senza escludere del poter ottenere di struttura e con una buona complessità. Il Torre Testa si presenta con un bouquet inebriante, delicato, con sentori fruttati di fragola che virano in maniera gentile verso il melograno. Sorso verticale ed allo stesso tempo appagante. Il fatto che la vigna dove vengano raccolte le uve si trova ad un’altitudine del livello del mare, fa si che il vino risenta di un clima mite, in più il terreno argilloso dona maggiore struttura ad un vitigno che ha nelle proprie “corde” una beva verticale e fluida.
IDEA ROSATO DI PRIMITIVO PUGLIA IGP 2022 – VARVAGLIONE 1921
Dal calice si evince una leggera nota mielata (miele di castagno) e fruttata (albicocca e pesca gialla). Rotondo all’assaggio con pienezza di sorso e che viene accompagnata da una buona struttura. La lunghezza del sorso viene data soprattutto dalla progressione che riesce ad avere. Riuscire ad ottenere un vino rosato che sia delicato, di beva piacevole e per nulla stancante da uva di Primitivo è veramente un risultato da non sottovalutare.
GIROFLE SALENTO IGP ROSATO NEGROAMARO 2022 – GAROFANO VIGNETI E CANTINE
Fragola e ciliegia hanno la predominanza, una leggera nota erbacea, marasca e lieve sentore di liquirizia compongono il bouquet. Al sorso è equilibrato con una freschezza che è la componente più in evidenza. Buona la corrispondenza gusto – olfattiva. Sorso lungo, con i sentori di frutti che ritornano costantemente. Probabilmente il vitigno Negroamaro è quello che ha avuto sempre una propensione per dare dei vini rosati di personalità e questo vino ne è una conferma.
OCCHIO DI SALE TERRE SICILIANE ROSATO IGT 2022 – PASSOFONDUTO GIUSEPPE CIPOLLA
Accenni di prugna e di note di confettura. Pian piano viene fuori la nota di carruba. Sorso pieno e rotondo con una freschezza ben sagomata. È un rosato che si avvicina ad un rosso sia per il colore che per la struttura che riesce ad avere. Su questo vino c’è da dire che l’assemblaggio di cinque prove di vinificazione in legno, vetroresina e acciaio ed il blend che lo compone in prevalenza con uve di Nero d’Avola, in percentuale minore anche Catarratto, Nerello Mascalese, Inzolia e Moscato d’Alessandria, ne fanno un vino complesso e che necessita un po’ per essere apprezzato e capito.
JET ROSÉ TOSCANA ROSATO IGT 2022 – CASTELLO DI MONTEPÒ
Profumi delicati e gentili, con sentori di pesca (acerba), cipria ed una lieve nota di erba bagnata. Brioso all’assaggio con una freschezza notevole, anche se la nota sapida attutisce l’acidità. Quanto percepito a naso viene confermato all’assaggio e con una personalità di sorso notevole. Vino verticale e con una buona persistenza. Se si dice Biondi Santi, non può non essere Brunello, infatti questo rosato è ottenuto da uve Sangiovese Grosso “BBS11” coltivate nella zona di Grosseto ad un’altitudine di collina.
CERASUOLO D’ABRUZZO DOC 2022 – CIRELLI
Fruttato il suo bouquet, con sentori di fragola, cantalupo e lievi accenni di chiodi garofano. Buon bilanciamento con una freschezza di carattere e con un sorso lungo. Strutturato e con un finale leggermente sapido. Si caratterizza per il fatto che venga ottenuto tramite pressatura soffice.
BALDOVINO CERASUOLO D’ABRUZZO DOC 2022 – TENUTA I FAURI
Note di ciliegia e di frutta a polpa rossa acerba. Accenni di erba bagnata. Sorso pieno e ben bilanciato. Armonico e per nulla stancante. Buona verticalità che rende la beva fluida e scattante.
FOSSO CANCELLI CERASUOLO D’ABRUZZO DOC 2021 – CIAVOLICH
Già dal colore e dal bouquet fa capire la sua personalità. Un mix fra humus, prugna acerba, ciliegia matura ed un finale speziato compone il complesso quadro organolettico di questo rosato. Appagante al sorso che rilascia quanto sentito dal calice e che riconferma la sua personalità. La corrispondenza gusto – olfattiva è ottima. Piacevole alla beva e di gran personalità.
INALTO CERASUOLO D’ABRUZZO SUPERIORE DOC 2021 – AZIENDA AGRICOLA INALTO
Bouquet complesso ed intrigante con note evolutive che lo rendono veramente interessante. Note fumé, ciliegia ed humus. Beva fluida e potente allo stesso tempo con una grande progressione che gli dona lunghezza di sorso. Carnoso. La menzione “Superiore” per il Cerasuolo d’Abruzzo viene data quando la resa per ettaro è massimo di dodici tonnellate.
RAMATICO LAZIO ROSATO IGT 2020 – ANTONELLA PACCHIAROTTI
Grande eleganza dei profumi che spaziano dalle note fumé, pompelmo, rosa e melograno. Beva dinamica e scattante con una bella complessità e struttura. Fresco all’assaggio e con una leggera nota sapida. Persistenza buona. Con questo vino rosato ottenuto da uve Aleatico, ci si sposta a Viterbo, quasi a ridosso di Toscana e Umbria. Il terreno vulcanico dona quell’eleganza e quel finale sapido.