L’Etna e le sue Contrade

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L’edizione 2023 di Contrade dell’Etna, che si è tenuta dal 15 al 17 aprile presso il Picciolo Etna Golf Resort di Castiglione di Sicilia, ha visto quest’anno la partecipazione di 102 cantine, che hanno offerto un interessante panorama dei vini del vulcano.

L’idea della manifestazione si deve ad Andrea Franchetti, già titolare di Tenuta di Trinoro in Toscana, che ha creato sull’Etna la Tenuta Passopisciaro. Personalità visionaria e di grande cultura internazionale, Franchetti ha aperto la strada a un’interpretazione del territorio improntata alla valorizzazione delle singole Contrade e delle singole vigne, che oggi si traduce in etichette in grado di rappresentare le mille sfaccettature di un terroir complesso. Sfaccettature messe in luce a Contrade dell’Etna con 5 Masterclass rispettivamente dedicate: al Versante Meridionale, al Versante Est, al Versante Nord, alle Contrade del Versante Nord e a un innovarivo progetto della società Origini, che offre la possibilità di affinare i vini delle cantine dell’Etna nelle profondità dei fondali dell’Area Marina Protetta delle Isole dei Ciclopi. Anche se è salita alla ribalta solo nel corso degli ultimi decenni, l’Etna ha un’antica tradizione nel campo della viticoltura. Fin dai tempi antichi, la presenza della vigna ha sempre costituito un elemento fondamentale del paesaggio e dell’economia locale.

La denominazione Etna DOC

Oggi la denominazione Etna Doc si estende su una superficie di circa 1.200 ettari e ha conservato un prezioso patrimonio di vecchie vigne centenarie, ancora allevate ad alberello. I terreni sabbiosi di origine vulcanica, infatti, hanno reso la vita difficile alla fillossera, che non ha devastato le viti come nel resto d’Europa alla fine dell’800. Oltre ai suoli vulcanici, un’altra particolarità dell’Etna è il clima. I vigneti si trovano a un’altitudine compresa tra i 500 e i 900 metri sul livello del mare, in un’area dal clima fresco e connotato da elevate escursioni termiche tra le calde giornate di sole e le notti fredde.

Si tratta di una viticoltura di montagna realizzata nel cuore del Mediterraneo, che rende assolutamente unici i vini del vulcano. Un’unicità che si declina in un’infinita molteplicità d’espressioni. Il territorio dell’Etna è, infatti, molto complesso. Si può suddividere in quattro macro aree: nord, est, sud-est e sud ovest, ciascuna con esposizioni differenti. Occorre poi tener conto di molte altre variabili: in particolare dell’altitudine e della diversa composizione dei terreni, che variano da sciara a scira.

Il territorio dell’Etna

Il territorio è un mosaico composto da ben 133 contrade con microclimi e caratteristiche peculiari, in grado di donare una gamma di vini che stupiscono per personalità e unicità. I bianchi sono prodotti soprattutto con il carricante, il vitigno tipico dell’Etna, a cui a volte si aggiunge del catarratto e più raramente della minnella o altre antiche varietà. I vini rossi sono realizzati con il nerello mascalese, spesso in purezza, altre volte in assemblaggio con una piccola percentuale di nerello cappuccio. Gli assaggi agli stand dei produttori, hanno messo in luce, sia le differenze tra i vini provenienti dai vari terroir della denominazione, sia l’eccellente livello complessivo, ormai tra le migliori espressioni della nostra penisola.

Dieci rossi e dieci bianchi da non perdere.

Etna Rosso Profumo di Vulcano 2020, Federico Graziani

Etna Rosso Rumex 2020, Monteleone

Etna Rosso Barbagalli 2018, Pietradolce

Etna Rosso Contrada Calderara 2019, Tornatore

Etna Rosso Arcuria, 2020, Graci

Etna Rosso 1200, Sciara

Etna Rosso 2020, Masseria Setteporte

Etna Rosso Guardiola 2021, Passopisciaro

Etna Rosso San Lorenzo 2019, Girolamo Russo

Etna Rosso Calderara 2019, Calcagno

Etna Bianco A’Puddara 2020, Tenuta di Fessina

Etna Bianco Superiore Contrada Volpare Frontebosco 2021, Maugeri

Etna Bianco Aedes 2021, I Custodi delle Vigne dell’Etna

Etna Bianco Millemetri 2016, Feudo Cavaliere

Etna Bianco Contrada Cavaliere 2021, Benanti

Etna Bianco 2020, Travaglianti

Etna Bianco N’Ettaro 2022, Masseria Setteporte

Etna Bianco Milus 2020, Cantine di Nessuno

Etna Bianco Bianco di Monte 2018, Eudes

Etna Bianco Mareneve 2020, Federico Graziani

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