Rosati in Terra di Rosati: impressioni e vincitori dell’edizione 26

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Rosati in Terra di Rosati, organizzato dall’Associazione Buona Puglia – gusto da visitare, da ben 26 edizioni si rende osservatorio imprescindibile sui vini rosa di Puglia grazie alla visione di Francesco Nacci: ideatore di Rosati in Terra di Rosati e Presidente di Buona Puglia (in foto).

Ho il piacere di essere nella giuria presieduta egregiamente da Massimo Di Cintio in compagnia di Davide Gangi (fondatore e presidente di Vinoway) e stimati colleghi. Ed è con Davide, dall’interno, che emergono copiose le considerazioni.

L’impressione è che con gli anni si sia alzato il livello qualitativo medio con riduzione ai minimi del rischio di difetti palesi di controllo senza, però, sufficienti punte di eccellenze che ci si aspetta in un territorio cruciale per la produzione italiana in rosa. Niente paura: è facile che si tratti di un passaggio fisiologico obbligato in vista di un maggiore investimento in termini di personalità ed esaltazione del territorio. Appuntamento da non mancare, però.

Vuoi la pressione del mercato che in alcuni contesti spinge su versioni scariche e delicate nonchè su numeri sempre maggiori – grazie al boom della categoria esplosa in questi anni – ma ancora troppe versioni risultano appiattite e diluite senza una reale identità, senza rispetto per territorio mediterraneo e uve di carattere quali quelle pugliesi: dal Primitivo al Negroamaro passando per Nero di Troia, Bombino Nero, Malvasia Nera e oltre.

Non mancano, di contro, nuove etichette che si affiancano alle classiche arricchendo il panorama di interpretazioni e questo accade sia in aziende storiche – che continuano ad essere spesso riferimento importante – sia in aziende più giovani che hanno compreso appieno la centralità della regione in tale comparto.

L’augurio è che la Puglia possa pensare a una regia a favore di una riorganizzazione interna al fine di valorizzare ancor meglio le identità originarie per sottozona facendo miglior uso delle denominazioni e lasciando spazio alle sperimentazioni nell’ambito di quelle più generiche.

Oltre a un premio speciale a Leone De Castris per gli 80 anni del “FIVE ROSES”, ecco i vincitori di questa XVI edizione per tipologia ai quali facciamo i complimenti e cui sono dedicate le tavole del maestro Paolo De Santoli: pitture su tavola realizzate appositamente per questa edizione di Rosati in Terra di Rosati 2023. Ad Maiora.

VINCITORE ASSOLUTO:
MAZZI’ 2021 NEGROAMARO, MALVASIA NERA LECCESE SALENTO IGT
Rosa del Golfo – Alezio – LE

CATEGORIA: SPUMANTI
NOITRE SPUMANTE BRUT ROSATO IGP NEGROAMARO SALENTO
Vespa Vignaioli per passione – Manduria – TA

CATEGORIA: FRIZZANTI
BRIO’ 2022 ROSATO PRIMITVO FRIZZANTE Fermentazione naturale
Masseria Mita – Martina Franca -TA

CATEGORIA: SUSUMANIELLO/OTTAVIANELLO
SUSUMANIELLO ROSE’ 2022 SUSUMANIELLO SALENTO IGP
Varvaglione – Leporano – TA

CATEGORIA: BOMBINO NERO
PUNGIROSA 2022 BOMBINO NERO CASTEL DEL MONTE DOCG
Rivera – Andria – BT

CATEGORIA: NEGROAMARO
TENUTA PARAIDA 2022 NEGROAMARO COPERTINO DOP
Azienda Vitivinicola Marulli – Copertino – LE

CATEGORIA: PRIMITIVO
ROSETT 2022 PRIMITIVO IGP BIO
Tenute Sannella – Foggia

CATEGORIA: NERO DI TROIA
CONTESSA STAFFA 2022 NERO DI TROIA ROSATO IGT PUGLIA
Antica Enotria – Cerignola – FG

Inoltre, nel corso de festival, è stato assegnato un premio dal pubblico:

PREMIO GIURIA POPOLARE
MARILINA ROSÉ 2022, NERO DI TROIA IGP
Cantine Spelonga – Stornara – FG

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