Veneto tour al Vinitaly 2015: sorsi di prosecco superiore spumante DOCG

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Il Vinitaly resta sempre una grande occasione per gli appassionati e gli addetti ai lavori. Quest’anno ho voluto seguire un percorso, all’interno delle regione Veneto, che mi ha permesso di focalizzare l’attenzione su due tipologie di prodotto che considero dei pilastri dell’enologia italiana: il Prosecco Superiore Spumante DOCG e il Malanotte del Piave DOCG .

Sono due vini prodotti da vitigni autoctoni che stanno riscuotendo un grande successo grazie alle loro caratteristiche e allo splendido lavoro delle aziende, capaci di interpretarle e far evolvere la propria filiera produttiva nell’ottica di una sostenibilità e qualità sempre più crescenti.

Per chiudere la parentesi Veneto tour del Vinitaly 2015 vorrei fare un accenno ai “progetti” che mi hanno colpito sia a livello gusto-olfattivo che del punto di vista dell’originalità/particolarità dell’idea.

Partiamo dal Prosecco Spumante, cercando di limitarci alle zone maggiormente vocate sorrette dalle denominazioni di origine controllata e garantita: Valdobbiadene Conegliano Prosecco Superiore e Asolo Prosecco Superiore.

I disciplinari di produzione parlano di vini che devono essere prodotti partendo da una base ampelografica costituita dall’85 % da uva Glera e il rimanente 15% da altri vitigni tra cui: Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga, Pinot bianco, Pinot nero, Pinot grigio e Chardonnay coltivati nei territori indicati nel disciplinare con un massimo del 15%.

Il Prosecco spumante viene prodotto con il metodo Charmat con una permanenza minima sui lieviti di 30 giorni. Nonostante la sua semplicità che lo vede spesso, in senso buono, messo da parte dagli esperti del settore, per il Veneto rappresenta una tradizione familiare, un prodotto da utilizzare a tutto pasto, nei momenti conviviali, insomma sempre ed ovunque. Non va confuso con gli spumanti metodo classico, anche se negli ultimi anni non mancano le sperimentazioni con questa tipologia produttiva, e va apprezzato per la sua immediatezza e semplicità.

Veniamo allora a questo Vinitaly dove, “individuate” alcune aziende, per dimensione, immagine e età, ho iniziato questo tour del quale mi preme lasciare alcune note su uno dei prodotti degustati ricercando volutamente la versione Brut che considero, solo per un gusto personale, il giusto compromesso per ottenere un prodotto non scontato e che esprime al meglio le caratteristiche del vitigno Glera e del territorio a discapito della morbidezza e dell’equilibrio.

Andiamo in ordine assolutamente temporale.

Scandolera – Colbertaldo di Vidor (TV)

 

L’azienda Scandolera gestisce 17 ettari di vigneto all’interno dell’area di Conegliano-Valdobbiadene, terreni con caratteristiche diverse e che permettono di valorizzare al massimo ogni cuveè.

Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Brut Costa D’Oro 2013 (10 g/l)

Questo vino preserva quasi intatte, nonostante l’annata sia un 2013, le caratteristiche tipiche ed un bouquet fine con note floreali e fruttate molto piacevoli con una leggera evoluzione oltre alle note di lievito. In bocca è delicato e avvolgente, abbastanza fresco, sapido e persistente.

Bepin De Eto – San Pietro di Feletto – TV

 

Giuseppe figlio di Nicoletto (Bepin de Eto), questa azienda preserva le radici storiche e affronta le nuove sfide e nuovi progetti enologici. Per il 50° anniversario dell’azienda viene proposta una bottiglia di assoluta eleganza decorata a mano con vetro Swarovski.

Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Brut 2014 (8 g/l)

Naso fine e abbastanza complesso, tipico con note di fiori d’acacia, mela golden e leggerissimi ricordi balsamici, agrumati e di lievito. In bocca è deciso fresco e avvolgente con un finale sapido.

Anna Spinato – Ponte di Piave (TV)

 

Azienda nata nel 2002 ma nonostante la sua giovane età ha sempre puntato sulla qualità e da tre anni produce anche due versioni di prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene DOCG.

Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Brut (11 g/l)

A livello olfattivo troviamo sentori di fiori e frutti e leggere note verdi. Riconoscibili le note tipiche di mela, pera e leggeri accenni di pompelmo con sfumature di lievito. In bocca è piacevole, fresco ed equilibrato con rimandi alle note agrumate e di lievito avvertite all’olfatto.

Adami – Colbertaldo di Vidor (TV)

 

Azienda nata nel 1920 quando nonno Abele acquistò i vigneti disposti ad anfiteatro nella zona di Colbertaldo di Vidor. Inizia l’esperienza di questa azienda che possiamo definire specializzata nella produzione del prosecco con la prerogativa di ottenere un vino fresco e sempre “asciutto” nel finale in grado di invogliare alla beva.

Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore Brut Bosco di Gica 2014 (10 g/l)

Territorio sottratto ad un antico bosco di rovere oggi viene coltivato a vite le cui uve sono la base per produrre questo vino. Ottenuto aggiungendo una piccola percentuale di Chardonnay (3-4%). Al naso si presenta fine e abbastanza complesso con sentori tipici. Floreale con note di acacia e glicine, fruttato con ricordi di mela verde e leggere note agrumate e verdi. In bocca è secco, fresco e abbastanza sapido. Un vino equilibrato e piacevole che invoglia subito ad un altro sorso.

Cirotto – Asolo (TV)


Azienda a conduzione familiare si trova all’interno dell’area di produzione del Prosecco Superiore Asolo DOCG. Oggi Monica, Barbara e Gilberto proseguono il cammino intrapreso dalle generazioni precedenti ed interpretano il territorio e le produzioni in modo sostenibile e all’insegna della qualità.

Asolo DOCG Prosecco Superiore Brut 2014 (8 g/l)

L’impatto al naso è senz’altro fine e gradevole con i caratteristici sentori fruttati che vengono arricchiti da piacevoli note verdi e agrumate con accenni di lievito e salvia. In bocca è deciso, fresco e la giusta sapidità, unita all’effervescenza delicata e avvolgente lo rende armonico e persistente.

Vi aspetto alla prossima con un paio di assaggi di Raboso Piave che dal 2010 ha ottenuto il riconoscimento a DOCG Malanotte o Malanotte del Piave.

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