Vini Veri Cerea 2016 – Diario di gaudenti degustazioni
Scritto da Giuditta Lagonigro | Pubblicato in eventi
Dopo la sbornia, metaforicamente parlando, delle varie manifestazioni enospettacolari, enoamichevoli, enoemozionanti e… non, si sistemano gli appunti, si tirano le somme, senza voler esprimere giudizi netti o tantomeno autorevoli, nel tentativo di imprimere nella memoria e nella parte dell’anima riservata all’archivio dei profumi, dei sapori e dei fremiti, quanto ci ha entusiasmato, appassionato o perplesso, sempre nel massimo rispetto di coloro che dedicano la vita a curare vigneti, vini e anche un po’ noi…
Di Trinchero di Agliano Terme (AT) molto interessante la Barbera d’Asti 2011-Terra del Noce– proveniente da tre vigne diverse, vinosa a primo naso al quale arrivano poi delicati sentori di frutti rossi; giusta acidità, vino molto equilibrato. Una Freisa importante, complessa, godibile, da invecchiamento è il Runchet Vino Rosso 2013. Di gran corpo è la Barbera d’Asti Superiore 2008, proveniente da un cru con vigne vecchie ottant’ anni, trentacinque giorni di macerazione, tre anni in botti grandi e usate.

Zidarich di Prepotto-Duino Aurisina, in Friuli Venezia Giulia presenta i vini del Carso, affinati in una cantina scavata nella roccia fino a una profondità di 20 m. Un mondo parallelo a quello esterno, dove le uve, autoctone, trovano la loro massima espressione.
Ultima arrivata la Vitovska IGP 2014 Kamen, parola slovena che significa pietra. Proprio in tini di pietra Zidarich fa fermentare la Vitovska che, con la sua potente mineralità parla di Carso! La Vitovska Classica 2013 con ancora anni davanti a sé, fa ricordare il mare che si ammira dall’azienda e che arricchisce il vino con il suo alito salmastro. Fruttata, rotonda, avvolgente e persistente la Malvasia 2013. Il Prulke, nato da un assemblaggio di Sauvignon, Vitovska, e Malvasia, affinato in botti medie e grandi di rovere, è un vino armonioso e complesso.

Ronco Severo, Stefano Novello di Prepotto di Udine, un’azienda e un nome garanzia di eccellenti vini, di un gran lavoro in vigna e coerenza in cantina, “serve la pazienza di aspettare che un vino si definisca da solo…”Pinot Grigio IGT 2013, ramato, Severo Bianco IGT 2013, Friulano Riserva DOC 2013, Ribolla Gialla IGT 2013, Schioppettino di Prepotto Doc 2012, Merlot Riserva DOC 2012, Refosco P.R.DOC 2013, vini che con le loro peculiarità gusto olfattive narrano il territorio ed esprimono la prorompente personalità del vignaiolo.
Vodopivec da Sgonico (Ts) Friuli Venezia Giulia –Carso-,un piacere ritrovare negli anni un crescendo di sensazioni regalate dalla Vitovska, presentata in quattro versioni: Origine 2012, Vitovska 2012, Vitovska T 2012, Solo MM12, che hanno differenti tipi e tempi di macerazione in anfora, la T e la MM 12 vendemmiate il 17 settembre da una sola vigna. Vini da grandi emozioni. Oasi degli Angeli, da Cupra Marittima (AP) con due vini che lasciano davvero senza parole.
Kupra 2012, giovanissimo, considerando che è un vino destinato a lungo invecchiamento. Circa cinquecento bottiglie che arrivano da un ettaro e mezzo di vigne di 112 anni di uve Grenache, vitigno portato in zona dai pastori, durante la transumanza. Kurni 2013, Montepulciano d’Abruzzo 100%,una produzione di circa 6000 bottiglie annue da dieci ettari di vigneti.

Allevamento ad alberello con qualche cordone speronato, in bocca il Kurni regala un susseguirsi di profumi e sapori di frutti rossi che appagano lo spirito. Il Montepulciano d’Abruzzo è il vitigno più ricco di antocianine e questo spiega la sensazione di “dolcezza” che avvolge il palato. Valter Mattoni, da Castorano (AP), detto Roccia, è tanto biondo quanto simpatico e in più produce vini eccellenti. In realtà la sua professione è un’altra; per vivere, ci dice, fa il decoratore mentre ha ereditato la passione per il vino dai suoi nonni e da suo padre. Immediatamente ci parla di nonno Nazzareno che sin da ragazzo, quando si lavava, evitava accuratamente di ingoiare anche una sola goccia di acqua…
Sorprendente il Trebbien 2014, Trebbiano 100%, un vino dall’invitante color giallo paglierino brillante che emana note di fiori di campo, di frutta, con un equilibrio dato da una buona acidità e sapidità; affinamento in acciaio, solo un migliaio di bottiglie. Rossobordò, vino di grande struttura, da uve Grenache vitigno che, secondo Mattoni, presto diventerà autoctono considerando la sua presenza che risale a cento anni addietro. Affinamento in barriques.
Arshura 2013, da uve Montepulciano d’Abruzzo 100%, purtroppo solo 4000 bottiglie per un vino che sicuramente rimane un indelebile ricordo per chi lo assaggia. Un tannino ancora giovane che fa da spalla a un vino dal colore intenso, con profumi e gusto che lo rendono unico nel suo genere. É affinato in barriques. Proseguendo verso il sud arriviamo a Calitri nell’azienda Don Chisciotte con il Fiano Campania IGT Don Chisciotte di quattro diverse annate.

Deliziosa la coppia Zampaglione, con Pierluigi che, insieme con sua moglie Nerina, racconta con passione il vino. I vigneti sono a un’altitudine di 700 m, due ettari di terreno, ricco di argilla, silice e tufo, dai quali si producono circa settemila bottiglie. Abbiamo assaggiato tre annate: Don Chisciotte 2014, fresco, vivace, giovane ma con una personalità decisa, figlio di un territorio dal clima aspro; note speziate per il Don Chisciotte 2013, soprattutto pepe, coerente tra naso e bocca.
Il Don Chisciotte 2009 può essere considerato un orange wine anche se in realtà è color ambra, come gli altri buoni orange… Macerazione prolungata, note mielate al naso e in bocca. Il Don Chisciotte è affinato in acciaio, solo lieviti indigeni, minime quantità di solforosa, non filtrato. Queste sono solo alcune delle note riportate dopo molti incontri coinvolgenti, istruttivi, improntati alla massima cordialità e disponibilità. Tante le storie da riascoltare insieme a altre nuove… Appuntamento a Cerea 2017.