L’INCONTRO CON PAPA FRANCESCO REGALA UN’EMOZIONE INDIMENTICABILE AL MONDO VINO

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L’incontro con Papa Francesco, avvenuto nella Sala Paolo VI in Vaticano durante l’udienza generale del mercoledì, è l’incontro che aspetti da sempre, quello che desideri vivere e finalmente si realizza.

Una celebre canzone italiana recita così: «L’emozione non ha voce», per me in questo momento non è così, vorrei gridare le mie emozioni e condividere con tutti la serenità e la gioia che ha toccato il mio cuore. Poter sfiorare la sua mano e guardarlo così vicino, sentendo le lacrime di commozione solcare il mio viso, sono sensazioni indimenticabili. 

Franco Ricci, presidente della Fondazione Italiana Sommelier, ha promosso l’evento coinvolgendo 150 persone operanti nel mondo del vino: produttori, comunicatori e sommelier, uniti per un abbraccio attorno al Santo Padre. La giornata di ieri è iniziata molto presto: sveglia all’alba, appuntamento all’Hilton alle ore 7:00, di lì tre pullman ci hanno accompagnato in Vaticano. Tra i 150 fortunati partecipanti c’era anche il  nostro direttore di Vinoway, Davide Gangi. L’attesa in Sala e poi finalmente quelle tende che si aprono e mostrano alla folla ,in pieno fermento, Papa Francesco. Bastano le sue parole iniziali :«Cari fratelli e sorelle, Buongiorno» per suscitare in tutti un mix d’emozioni sfociato in un grandissimo applauso.

Il Santo Padre è rientrato a Roma solo pochi giorni fa, dopo il viaggio della scorsa settimana in Sri Lanka e nelle Filippine. Le parole pronunciate in udienza fanno riferimento proprio a quest’ultimo viaggio, ritornando sulla questione della famiglia: «Le famiglie numerose non sono la causa della povertà, i figli sono doni di Dio», Papa Francesco si scaglia contro l’attuale sistema economico che ha tolto dal centro la persona  e l’ha sostituito con il dio denaro: «Ci siamo abituati a vedere persone scartate, questo è il motivo principale della povertà, non le famiglie numerose».

La Fondazione Italiana Sommelier di Franco Ricci ha donato al Papa una cassetta di vini con etichetta Bibenda, perché il Santo Padre non ne voleva di specifiche aziende,  una bottiglia di olio extravergine di oliva calabrese e l’attestato di Sommelier “ad honorem” .

Solo Papa Francesco poteva compiere il “miracolo” di riunire tutti i più grandi produttori di vino italiano, di renderli uniti e animati da tanta spiritualità. Per i presenti essere lì ha rappresentato un momento di riflessione e di intimo raccoglimento, un giorno da dedicare a se stessi, lasciando i ritmi frenetici e a volte “polemici” del mondo del vino.

Davide Gangi ha voluto sottolineare che:“ Purtroppo alcune brutte polemiche hanno accompagnato questo eccezionale evento, ma come tali, escono e restano nella bocca di chi le ha pronunciate. Noi siamo contenti di aver partecipato e di aver condiviso con tutti questa immensa gioia, chi ha rifiutato questo gradito invito avrà compiuto un “peccato veniale”, ma sempre peccato è”.

L’emozione ha voce e la mia ha quella di Papa Francesco, della sua semplicità, del suo amore trasmesso incondizionatamente, delle parole dette e dei gesti fatti. Questa giornata ha il sapore di un momento che difficilmente andrà via dalla mente ed entrerà di diritto nei ricordi da condividere con gioia.

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