Live Vinoway: Alto Adige punto di riferimento di cantine sociali e vigneti PIWI
Scritto da Antonio Scatigna | Pubblicato in fatti
Vinoway arriva alla live n.28 e parla del territorio dell’Alto Adige.
A discuterne ci sono Costantino Gabardi esperto gourmet, degustatore internazionale e collaboratore delle guide di settore, Daniele Galler responsabile commerciale Italia di Cantine di Bolzano, Helmuth Köcher Presidente e fondatore del Merano Wine Festival e Julian Morandell di Lieselehof.
Si inizia con Helmuth Köcher che racconta di come è nato il celebre Merano Wine Festival. L’evento, considerato di nicchia da molti wine lover e produttori, nasce nel 1992.
All’epoca non vi erano i mezzi tecnologici odierni e, senza internet, non vi era la comunicazione web attuale. Proprio qui nasce la genialità: tutto quello che oggi possiamo considerare di ordinaria amministrazione, circa 30 anni fa non lo era. È incredibile pensare che agli inizi degli anni ‘90, e per i primi anni consecutivi, il Merano Wine Festival abbia combattuto l’area alberghiera e la viticoltura locale. Queste ultime, infatti, non erano “felici” di ospitare le produzioni italiane in un territorio che, all’epoca, viveva una forte ostilità nei rapporti tedesco-italici.
Costantino Gabardi conviene che non sia stato semplice realizzare un evento del genere soprattutto per i primi 20 anni ove non vi è stato un appoggio delle strutture parallele. Trascorsi i primi due decenni di “rodaggio”, l’evento ha assunto rilievo di fama internazionale.
Sostenerlo per quasi 30 anni, con un livello qualitativo così alto, è davvero per pochi. Così Costantino, riferendosi a Helmuth Köcher, lo identifica come una spugna con grande capacità di ascolto e di profonda analisi.
Con Daniele Galler si parla di Cantina di Bolzano, una realtà sociale con produzioni di altissima qualità. Spesso, l’associazione mentale più comune relativa alle produzioni delle cantine sociali riporta a vini di massa, privi di doti di eccellenza. Per chi, invece, ha avuto il piacere di degustare Kellerei Bozen, non può che meravigliarsi di quanto potenziale abbiano le cantine sociali.
Effettivamente in Alto Adige vi è un’idea di cooperazione unica.
La popolazione, abituata a combattere per la propria terra da oltre 500 anni di guerre, è estremamente coesa. Enologicamente parlando, l’Alto Adige è un modello di altissima qualità tale da aver definito un vero e proprio stile di vinificazione.
Con Julian Morandell si parla della Lieselehof, cantina fondata dal papà che oggi vede il fiero impegno di Julian e di suo fratello gemello Max. Lieselehof è un’altra eccellenza altoatesina, premiata più volte anche da Vinoway nella Wine e Sparkle Selection. Nel loro territorio possono considerarsi pionieri dei vitigni Piwi, corrispondente all’acronimo tedesco “resistente ai funghi” dannosi, appunto, per la vite.
Nella fine degli anni ‘90, i primi vigneti resistenti piantati da Morandell sono stati Bronner e Solaris. Julian, molto piccolo all’epoca, ricorda quanto questa novità sia stata difficile da accettare per l’opinione comune. Sono stati quasi considerati i “cattivi” del paese. La prima vinificazione è avvenuta nel 2003, per poi essere commercializzata a partire dal 2005.
Per i primi anni è stato molto difficile spiegare ai consumatori ed ai ristoratori cosa fossero i vitigni resistenti. Dal 2010, e successivamente dal 2015, sono stati raggiunti grandi risultati nel mercato Piwi che hanno portato l’Alto Adige ad essere considerato il punto di riferimento nazionale dei vitigni resistenti.
Sul finale ci si chiede quale sia l’augurio per il 2020.
Helmuth Köcher ci assicura: il Merano Wine Festival 2020 si farà.
L’evento diventerà un gran appuntamento che non vuol assolutamente rimandare, anche perché nel 2021 si festeggerà la 30º edizione e non può saltare la 29º! Con Julian che ha in serbo un paio di “bombe atomiche” per il prossimo anno, c’è Daniele Galler che ci augura: “abbiate sete, la convivialità del vino tornerà presto”.
La live integrale è disponibile sul nuovo portale della comunicazione del vino Vinoplay.com o su Facebook cliccando qui.