Forum Internazionale Consorzio di Tutela Vini DOC Delle Venezie: il Pinot Grigio non è Propheta in Patria

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Il Secondo Forum Internazionale del Consorzio di Tutela Vini DOC Delle Venezie si è recentemente concluso, offrendo una profonda riflessione sullo stato attuale della Denominazione delle Venezie. Questo evento non solo ha fornito un’opportunità di confronto e dibattito, ma ha anche delineato una visione chiara dei temi cruciali che plasmano il futuro del rinomato Pinot Grigio Delle Venezie.

Il 3 Novembre è stata realizzata un’orizzontale di Pinot Grigio molto interessante, mettendo in luce le differenze legate ai vari territori. I vini presentano una varietà notevole e non seguono una specifica omologazione, ma si ispirano molto all’ambiente pedoclimatico, al terreno e all’idea di mercato.

Il 4 Novembre, l’apertura istituzionale, guidata da Fabio Piccoli di Wine Meridian, ha visto saluti autorevoli da Stefano Zannier, Assessore Risorse Agroalimentari della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Roberto Paccher, Vicepresidente del Consiglio Regionale del Trentino-Alto Adige e Federico Caner, Assessore all’Agricoltura del Veneto.

Il Presidente del Consorzio Albino Armani ha così dichiarato: “Nel Nordest si produce l’85% del Pinot Grigio italiano e il 43% di quello globale. Si contano 27.000 ettari vitati a Pinot Grigio potenzialmente destinati alla DOC delle Venezie, con una produzione di 250 milioni di bottiglie/anno, seconda per numeri solamente a quella del Prosecco. Nonostante il trend generale dei consumi di vino sia in calo la nostra Denominazione si mostra in crescita quantitativa mantenendo una stabilità di prezzo. Siamo in una fase di rivoluzione in cui sono in atto nuove tendenze: la forza del Pinot Grigio è quella di rimanere saldo nei consumi attraverso il susseguirsi delle mode, e questo è reso possibile grazie ad una filiera produttiva estremamente coesa”. 

Christian Scrinzi, Direttore Enologico GIV e Consigliere del Consorzio di Tutela Vini DOC Delle Venezie, al termine della degustazione dei Pinot Grigio, ha sottolineato l’importanza di questo vitigno, imparentato geneticamente con il Pinot Nero. Nonostante la sua grandezza, il Pinot Grigio spesso non riceve il riconoscimento che merita in patria, sebbene sia un pilastro dell’eccellenza nel Triveneto. La sua popolarità all’estero contribuisce notevolmente al reddito, ma Scrinzi invita tutti, dai ristoratori ai comunicatori del settore, a riflettere su come possa essere valorizzato anche sul suolo italiano. Un monito agli attori del mondo enogastronomico italiano affinché il Paese possa offrire ai visitatori stranieri un’esperienza completa, compresa la degustazione del vino che amano nel loro territorio. Un invito a migliorare e a rendere l’Italia un vero paradiso enologico.

La prima sessione del convegno ha visto relatori di spicco discutere i nuovi trend del settore. Luca Rigotti ha posto l’accento sull’integrazione tra sostenibilità e redditività, con un appello alle politiche europee che pongano l’attenzione sull’ambiente. Herbert Dorfmann ha ribadito l’urgenza di orientare l’Europa verso la sostenibilità, concentrandosi sulla riduzione di antiparassitari e fitofarmaci.

Kristi Paris, Head of Global Partnership di Vivino, ha condiviso che il 5,3% degli utenti della community Vivino mostra interesse per il Pinot Grigio dal Nordest Italia. Le scansioni etichetta sono aumentate in Svezia, USA e Canada. Le valutazioni degli utenti hanno registrato un aumento significativo, soprattutto negli USA e in Brasile. La partnership tra la DOC Delle Venezie e Vivino mira a sensibilizzare i consumatori, diffondere la cultura del vino e fornire dati di marketing research al Consorzio per comprendere meglio le esigenze dei consumatori e monitorare la percezione della Denominazione.

Sandro Sartor ha evidenziato il trend di consumi in contrazione, specialmente tra i giovani, attribuendo questo cambiamento ad un crescente interesse per uno stile di vita salutare. Una prospettiva interessante è emersa da Felicity Carter, Co-founder di Business of Drinks, che ha notato l’aumento del prezzo medio delle bottiglie di Pinot Grigio nel mercato tedesco, suggerendo una strategia simile a quella del Lugana per conquistare i consumatori tedeschi.

Il Presidente di Triveneta Certificazioni Francesco Liantonio fa sapere che:“La scelta di posizionare il Delle Venezie tra le DOC nella piramide qualitativa del vino italiano è il frutto di un disegno politico lungimirante, che ha voluto includere tra i propri valori guida quello della trasparenza, un principio che trova una concreta realizzazione nel lavoro del nostro Organismo di Certificazione. Solo nel 2022, Triveneta ha garantito la completa tracciabilità di quasi 250 milioni di bottiglie di Pinot Grigio immesse sul mercato. Un lavoro di grande portata, ma indispensabile per assicurare il giusto standard di qualità del prodotto”.

L’analisi dei mercati ha rivelato che gli Stati Uniti guidano i consumi di Pinot Grigio Delle Venezie, seguiti da Regno Unito, Germania e Canada. Lulie Halstead ha sottolineato la crescita del valore del vino negli USA, nonostante una diminuzione nei volumi consumati. “Quello che prevediamo per il futuro è una crescita nei consumi che andrà a coinvolgere soprattutto i prodotti premium quality”. 

Riccardo Velasco, Direttore di CREA, ha illustrato le origini del Pinot Grigio, risalenti alla Magna Grecia nel Sud Italia, derivante da mutazioni genetiche del Pinot Nero. Durante la presentazione, ha sottolineato il ruolo del vino nel plasmare il paesaggio europeo attraverso le migrazioni.

David Gluzman, CEO di Wine Folly, ha confermato un notevole aumento di interesse, anche tra le generazioni più giovani, nella ricerca di contenuti legati al Pinot Gris e, in particolare, al Pinot Grigio sulla piattaforma Wine Folly nell’ultimo anno. Questo indica un crescente fascino e curiosità per queste varietà di vino, evidenziando un trend di apprezzamento che coinvolge un pubblico più ampio.

Daniele Cernilli, Direttore di Doctorwine e curatore della Guida Essenziale Vini d’Italia, ha sottolineato l’importanza di legare il Pinot Grigio al territorio del Triveneto attraverso il lavoro della DOC Delle Venezie.

Il successo del Pinot Grigio Delle Venezie si estende oltre la varietà di uva stessa, diventando un patrimonio collettivo del Triveneto. Il Consorzio di Tutela svolge un ruolo cruciale nella promozione e protezione di questa produzione, culminando nella creazione, sette anni fa, della denominazione “Delle Venezie”, ora punto di riferimento per il Pinot Grigio di alta qualità.

Questo vino continua a brillare grazie alla sua freschezza, leggerezza e versatilità, adattandosi alle mutevoli tendenze e ai cambiamenti nei gusti dei consumatori. La versione “ramata” aggiunge una dimensione unica al Pinot Grigio, conferendo al vino una versatilità e un fascino straordinari. La longevità del Pinot Grigio Delle Venezie, apprezzabile anche diversi anni dopo la vendemmia, ne fa un pilastro del panorama vinicolo mondiale.

Tuttavia, il successo non è senza sfide. Cambiamenti normativi europei, l’urgenza di affrontare la sostenibilità e le preoccupazioni legate al consumo di alcol sono temi centrali nel dibattito attuale. La sostenibilità ambientale è diventata una priorità, richiedendo l’adozione di approcci innovativi, come le tecniche di evoluzione assistita, per preservare la qualità dei vini.

Il dibattito sulla relazione tra vino e salute è cruciale in un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti al loro benessere. La proposta di vini parzialmente de alcolati potrebbe essere una risposta alle crescenti preoccupazioni sulla salute, tema attualmente al vaglio dell’Unione Europea.

In sintesi, il Pinot Grigio Delle Venezie è un racconto avvincente tra tradizione e innovazione. La sua capacità di adattarsi alle tendenze del mercato, mantenendo al contempo una qualità eccellente, è un segno della maestria dei produttori del Triveneto. Tuttavia, il settore vinicolo italiano si trova ad affrontare sfide significative e, solo attraverso un impegno continuo per la sostenibilità, la qualità e l’innovazione, si può garantire un futuro radiante per questo vino iconico.

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