VAC: l’anima artigianale della Calabria del nord

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Una sinergia che nasce dall’unione delle forze di vignaioli artigiani dell’Alta Calabria dove il Magliocco Dolce è protagonista di una produzione variegata già solo per estensione dei confini produttivi ammessi. Una varietà capace di un vino dal potenziale qualitativo enorme che consente di produrre vini ricchi di profumi accoglienti e struttura ma, al contempo, armonici e rotondi, senza spigoli eccessivi o necessità di spiegazioni ai meno tecnici. Non solo, una grande versatilità in lavorazione che arricchisce, già oggi, il panorama delle interpretazioni locali: dalle più contemporanee ispirate alla snellezza e agli abbinamenti meno strutturati a quelle più dense ed elaborate. Da non perdere la versione in rosa di grande personalità.

VAC sta per Vignaioli dell’Alta Calabria e nasce nel 2019 come associazione, oggi si configura come “rete soggetto” quindi con personalità giuridica. Conta 9 produttori di grande afflato e in continuo scambio come pochi si sarebbero immaginati in Calabria fino a poco tempo fa.

Il desiderio è far emergere il carattere più autentico delle produzioni territoriali di ciascuna famiglia e ciascun territorio di riferimento. E questo al di là dei luoghi comuni che collocherebbero la Calabria tra le zone più calde senza considerare gli importanti rilievi come Sila e Pollino che definiscono i confini a nord poi traendo vantaggio, tra l’altro, dall’essere indietro, se vogliamo, rispetto a quello sviluppo della tecnica che se mal dosata rischia – a volte – di portare all’omologazione. Il confine sud è, invece, delimitato dalla Valle del Savuto per un territorio decisamente ampio con produzioni che si collocano prevalentemente nell’interno.

Al Magliocco dolce con tutti i suoi sinonimi si affiancano Greco Bianco, Mantonico e Pecorello, oltre alle Malvasie per la produzione in bianco: tutti vini dal carattere mediterraneo, di personalità e buon impatto senza mancare in quell’equilibrio garantito proprio dalle quote di cui sopra.

Terre del Gufo, L’antico Fienile, Maradei, Rocca Brettia, Azienda Vinicola Manna, Cervinago, Tenute Ferrari, Cerzaserra, Cantine Elisium cercano di limitare al minimo l’uso di tecnologia e biotecnologie utilizzando, ove necessario, pratiche tradizionali di chiarifica e filtrazione e offrendo, andando oltre i passaggi meramente tecnici, un’accoglienza verace “in famiglia”.

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