Lugana: “Re Bianco” di Lombardia
Scritto da Daniele Sala | Pubblicato in territorio
Tre parole per definire un grande Lugana: Struttura, Longevità, Sapidità.
Ci troviamo nella zona adiacente alla sponda meridionale del Lago di Garda, che comprende i comuni bresciani di Sirmione, Desenzano del Garda, Pozzolengo, Lonato e quello veronese di Peschiera del Garda. Il nobile vitigno da cui si ricava questo vino Doc è il Trebbiano di Lugana, localmente denominato Turbiana.
Dal punto di vista genetico si pensava che quest’ultimo avesse delle affinità con il Verdicchio, ma recenti studi dell’Università di Milano hanno dimostrato che il Trebbiano di Lugana ha un genoma non riconducibile ad altri trebbiani, per cui a tutti gli effetti si può considerare una varietà autoctona del territorio a Sud del Lago di Garda.
La parte più estesa dei vigneti è situata nella zona lombarda del bresciano, mentre la quota maggiore di imbottigliamento appartiene a quella veneta del veronese.
Questi due versanti comunque sono accomunati dallo stesso tipo di terreno e di microclima, in particolare si tratta di una vasta zona pianeggiante, interrotta da qualche sporadico rilievo di circa 130 m di altitudine. Il territorio di origine morenica è composto da una variegata combinazione di argilla, prevalentemente di natura calcarea, molto ricca di sali minerali. Per quanto riguarda il clima ci si trova di fronte ad una situazione globalmente mite, grazie alla vicinanza del lago con il suo prezioso effetto di “volano” termico.
Ecco che come per magia il Trebbiano di Lugana coltivato su questo terreno con tale microclima riesce a far nascere quello che considero il “Re” dei vini bianchi di Lombardia ed una delle migliori realtà italiane di questa tipologia.
Mi riallaccio quindi ai tre termini iniziali con cui ho definito il Lugana, spiegandoli in maniera più dettagliata.
“Struttura”: ci si trova ormai sempre più di fronte a vini bianchi con grande estrazione di frutto, dotati sovente di un livello alcolometrico del 14% ed oltre, ma con ottimi equilibri grazie alle intrinseche doti acido/sapide offerte da questa uva.
“Longevità”: i migliori produttori hanno verificato l’eccellente capacità di affinarsi in bottiglia dei loro Lugana, che riescono a migliorarsi nel corso anni, mantenendo poi a lungo nel tempo l’alto standard qualitativo. Questo risultato non si ottiene soltanto nelle versioni affinate in legno, ma anche in quelle vinificate solo in acciaio: sono soprattutto queste a stupire e a dimostrare in maniera netta l’enorme potenzialità del Trebbiano di Lugana e del suo terroir.
“Sapidità”: qui sono le argille con il loro alto contenuto di sali minerali a lasciare un’impronta importante e decisiva. La lunga e gradevole scia sapida gustativa è la “firma” che il terreno lascia su ogni grande bottiglia di Lugana, come un artista che marchia la sua opera d’arte con un segno indelebile. Questa sapidità, oltre che distintiva, è una componente fondamentale nel definire l’equilibrio di vini spesso dotati di grandi morbidezze.
Il disciplinare prevede la possibilità di produrre il Trebbiano di Lugana come vino bianco fermo (base o superiore) oppure spumante (charmat o metodo classico). Proprio in quest’ultima versione come “bollicine” alcuni produttori stanno investendo per realizzare spumanti con rifermentazione in bottiglia di buon pregio, sempre dotati dell’intrinseca sapidità offerta dal terroir.
Per quanto riguarda le cantine produttrici di Lugana il ventaglio è ampio e composto da grosse aziende che realizzano più di un milione di bottiglie all’anno, accompagnate da altre molto più piccole, la qualità comunque è assolutamente trasversale nel senso che le migliori versioni di Lugana vengono prodotte da entrambe queste realtà, a prescindere dai volumi produttivi. Bisogna anche sottolineare che la presenza di diverse Doc nell’intorno della zona del Lago di Garda ha portato le aziende, soprattutto quelle di dimensioni più elevate, a diversificare la loro produzione, per cui capita di trovare cantine che producono Lugana Doc, Garda Doc e Valpolicella Doc, le prime due addirittura sono denominazioni interregionali fra Lombardia e Veneto.
A livello nazionale sono sicuramente conosciuti marchi come Montresor (3.000.000 bottiglie), Provenza (1.500.000 bottiglie), Cà dei Frati (1.400.000 bottiglie), Zenato (1.200.000 bottiglie), Avanzi (600.000 bottiglie) che riescono ad avere una distribuzione più capillare sul territorio, con un livello qualitativo di assoluto e comprovato rispetto.
Come al solito però voglio volgere una particolare attenzione alle cantine più piccole, spesso a livello familiare, che producono alcune fra le migliori espressioni di Lugana esistenti sul mercato.
La prima che ritengo uno delle punte di diamante della denominazione è CA’ LOJERA (160.000 bottiglie), condotta dai coniugi Franco ed Ambra Tiraboschi che dagli anni novanta hanno deciso di dedicare parte della loro carriera lavorativa e la pensione all’attività vitivinicola, pur provenendo da settori professionali diversi. Impressionanti sono i passi da gigante fatti negli anni da questa coppia che nel giro di un decennio è diventata uno dei punti di riferimento del Lugana, con livelli qualitativi altissimi e prezzi che definire competitivi è un eufemismo. Fiori all’occhiello della loro produzione sono i due vini diciamo di “estremità”, ovvero il Lugana Doc base ed il Lugana Doc “Riserva del Lupo”. Il primo è un vino di ottima struttura e fantastica espressività aromatica, un esempio didattico di tutto quanto detto a proposito del Lugana, che definire “base” è quasi blasfemo, acquistabile in cantina a solo 6.50 euro, un rapporto qualità/prezzo superbo. La “Riserva del Lupo” invece è un po’ il vino da “competizione” dell’azienda, frutto di vendemmia tardiva, un bianco austero, aristocratico, da bere con grande rispetto, dai profumi molto evoluti, che nasce per durare decenni e per mantenere nel tempo quanto di prezioso offre l’affinamento in bottiglia. In cantina questo grande vino bianco lo si compra a poco più di 11 euro la bottiglia.
Altra interessante realtà produttiva è l’azienda PERLA DEL GARDA (100.000 bottiglie) di Ettore e Giovanna Prandini (fratello/sorella), fondata nel 2006 è riuscita nel giro di pochi anni a diventare una importante cantina nell’ambito della produzione del Lugana. Dopo aver conferito per anni le uve ad altre aziende della zona, hanno deciso di scendere in campo in prima persona per diventare loro stessi produttori di vino, sfruttando il tesoro racchiuso nelle loro vigne. Uno dei vini di punta dell’azienda è il Lugana Doc “Madre Perla”, vinificato solo in acciaio, prodotto dai vigneti più vocati, si distingue per profumi, struttura e bevibilità.
Altra importante realtà produttiva da segnalare è la cantina CITARI (100.000 bottiglie) condotta da Giovanna Gettuli assieme al marito ed alla figlia, che disponendo di circa 17 ettari di vigneti vinifica sfruttando la vocazioni dei suoi filari di Turbiana, per cui oltre alla versione base produce dei Lugana selezionati per vigna, andando così a valorizzare le peculiarità dei singoli cru, in particolare il Lugana Doc “Vigneto la Conchiglia” ed il Lugana Doc “Selezione Torre”, anche in questo caso con eccellente rapporto qualità/prezzo.
Concludiamo questa breve rassegna sul Lugana Doc con qualche piccolo suggerimento per l’acquisto e degustazioni di alcuni vini interessanti di questa denominazioni, prodotti da cantine medio-piccole, scelti fra quelli con prezzi inferiori ai 15 euro la bottiglia:
CA’ LOJERA Lugana Doc 5-10 euro
CA’ LOJERA Lugana Doc “Riserva del Lupo” 10-15 euro
CASCINA MADDALENA Lugana Doc 5-10 euro
CITARI Lugana Doc “Vigneto la Conchiglia” 5-10 euro
CITARI Lugana Doc “Selezione Torre” 5-10 euro
CORTE SERMANA Lugana Doc 5-10 euro
OLIVINI Lugana Doc 5-10 euro
PASETTO Lugana Doc “I Calmi” 10-15 euro
PERLA DEL GARDA Lugana Doc “Madre Perla” 10-15 euro
ROVEGLIA Lugana Superiore Doc “Filo di Arianna” 10-15 euro
SELVA CAPUZZA Lugana Doc “Selva” 5-10 euro
ZAMICHELE Lugana Doc “Gardè” 5-10 euro
Come sempre questi sono solo spunti offerti al lettore, molti altri sono i vini e le cantine che meriterebbero di essere citati, l’elemento che voglio comunque mettere in evidenza è costituito dai prezzi piuttosto contenuti dei vini Lugana, un eccellente valore aggiunto per una delle migliori espressioni di vino bianco in Italia, che nasce accanto alle rive del Lago di Garda, fiore all’occhiello del turismo lombardo-veneto che merita quindi di essere visitato per conoscerne le fantastiche meraviglie paesaggistiche, storiche ed enologiche. Potrete così anche rendere omaggio al grande “Re bianco”.