Val Venosta: sempre più agricoltori impiantano vigneti
Scritto da Alessio Turazza | Pubblicato in territorio, vino
La Val Venosta e una zona dell’Alto Adige tradizionalmente famosa soprattutto per le mele. Tuttavia, negli ultimi decenni, si è messa in luce per una produzione di vini che hanno saputo dimostrare una costante crescita qualitativa.
La vallata sale da Merano verso le vette alpine ed è percorsa dal primo tratto del corso dell’Adige, che vicino alle sue sorgenti, ha ancora l’aspetto di un ruscello di montagna. La parte centrale del suo territorio è orientata sull’asse est-ovest, una particolarità che consente di avere uno dei due versanti con una soleggiata esposizione rivolta a sud. Proprio questa situazione orografica si è rivelata adatta allo sviluppo della viticoltura.
Nonostante il clima freddo, infatti, le vigne possono godere di una buona insolazione e di temperature che consentono una piena maturazione delle uve. Le forti escursioni termiche, inoltre, favoriscono delle lente maturazioni e lo sviluppo di profumi e aromi intensi. Si tratta di una piccola area, che complessivamente non raggiunge i cento ettari, ma i cambiamenti climatici in atto e la crisi del mercato delle mele, sta spingendo sempre più agricoltori ad espandere la superficie dei vigneti.
I terreni sono di natura povera e pietrosa, costituiti prevalentemente dal disfacimento di rocce metamorfiche, miste a sabbie e a ghiaie di antica origine morenica e alluvionale. Sono suoli drenanti, molto adatti alla coltivazione della vite. I vigneti sono protetti dalle perturbazioni che scendono da nord dalla catena alpina e si trovano fino a un‘altitudine di 800-900 metri sul livello del mare. Le vigne sono coltivate su pendii piuttosto ripidi, spesso terrazzati, che richiedono faticose lavorazioni manuali.
Il tessuto produttivo della Val Venosta è caratterizzato dalla presenza di tenute di piccole dimensioni, che hanno conservato un carattere tipicamente familiare e artigianale. Le condizioni pedoclimatiche si sono rivelate particolarmente adatte alle uve a bacca bianca del centro e nord Europa. Il vitigno principe del territorio è il riesling, che si esprime su ottimi livelli qualitativi e oggi rappresenta una vera eccellenza a livello nazionale. Non è un caso, se da molti anni Naturno ospita Le Giornate del Riesling, una manifestazione a livello nazionale che premia le migliori etichette del nobile vitigno del nord.
Le altre varietà coltivate sono lo Chardonnay, il Pinot Bianco, il Müller Thurgau, il Kerner, il Pinot Grigio, il Sauvignon Blanc, il Gewürztraminer e il raro vitigno locale Fraueler. Per quanto riguarda le uve a bacca rossa, invece, si sono adattate molto bene al clima fresco dell’altitudine il Pinot Noir, lo Zweigelt e la Schiava. Il Pinot Nero, in particolare, regala vini molto piacevoli, dal profilo molto fresco, fragrante e fruttato, con aromi di piccoli frutti a bacca rossa, cenni floreali e tannini sottili.
Oggi la Val Venosta rappresenta una nuova frontiera della produzione altoatesina, un territorio da scoprire per i suoi vini e anche per la bellezza di un paesaggio alpino ancora incontaminato, ricco di verde e di boschi che garantiscono una preziosa biodiversità.