Valdobbiadene e dintorni: un tour tra vigneti, bellezze artistiche e divertimento
Scritto da Alessandra Piubello | Pubblicato in Veneto, vino
Alle spalle del sacro abbraccio del Piave ci si addentra tra le lussureggianti colline ammantate da filigrane di rigogliosi vitigni: paesaggio ineguagliabile e policromo, ancora vivo nei dipinti di Cima di Conegliano.
Le colline, ricamate dai vigneti, che da Valdobbiadene si estendono verso Conegliano, sono formate per lo più da marne giallo-azzurrognole, accompagnate da arenarie cineree e cerulee. Colline che i vignaioli hanno modellato con fatica e tenacia, dove la viticoltura è quasi esclusivamente svolta a mano (qui servono fino a 800 ore di lavoro per ettaro di vigneto contro le 150 della pianura), a causa delle forti pendenze che impediscono la meccanizzazione del lavoro. E data la difficoltà di realizzare nuovi impianti in terreni spesso troppo scoscesi, capita sovente di imbattersi in vigne centenarie, custodi di una ricca biodiversità.

Siamo in una terra di acque nobili e sacre, modellate dall’antico ghiacciaio del Piave, dall’epico fiume e dai corsi d’acqua che a esso si congiungono dalle colline moreniche, mirabilmente disegnate ad anfiteatro. Uno scenario unico che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento come Patrimonio Unesco.


Una terra che vanta una lunga tradizione spumantistica iniziata nel 1876 con la fondazione a Conegliano dell’Istituto Cerletti, la prima Scuola Enologica d’Italia. La vocazione vinicola del territorio ha però origini millenarie. Già nel VI secolo San Venanzio Fortunato, vescovo di Poitiers, ricordava Valdobbiadene, sua terra d’origine, come “un luogo dove germoglia la vite sotto l’alta montagna, nella quale il verde lussureggiante protegge le zone più brulle”.
E’ un luogo unico in cui trascorrere qualche giorno di vacanza in totale relax, staccando la spina dalla routine quotidiana per avere finalmente un occhio di riguardo al sano divertimento, al buon cibo e all’ottimo vino.
Il nostro percorso si concentra su Valdobbiadene e dintorni, un angolo di Veneto dove viticoltura, storia e arte danno origine a un paesaggio peculiare. La strada del Prosecco e vini dei Colli Conegliano – Valdobbiadene, una delle più antiche d’Italia, parte proprio da qui.
Si potrebbe iniziare con il Colle Colesel, uno dei punti panoramici più belli di Valdobbiadene. E’ posizionato tra Santo Stefano e Saccol, attrezzato con delle panche in legno ricavate da alcuni tronchi, sulle quali accomodarsi per godere la vista sulle colline del Cartizze.

Da visitare il santuario dedicato a San Floriano situato sulla cima dell’omonima collina che domina il centro del paese, un punto panoramico. Le prime testimonianze che lo riguardano risalgono al 1424, tuttavia nei secoli successivi fu ricostruito e ampliato numerose volte. Vale la pena recarsi anche al Duomo di Santa Maria Assunta, risalente al XIII secolo, affacciato su Piazza Marconi, cuore di Valdobbiadene, che conserva al suo interno preziose opere d’arte. Il vero simbolo della cittadina veneta è il campanile di piazza Marconi, solitario e allungato, risalente al 1743 con cuspide ottocentesca. Villa dei Cedri si trova a qualche centinaio di metri da piazza Marconi. Deve il suo nome a imponenti cedri non più esistenti nel suo parco. L’edificio in stile Liberty ospita oggi numerose rassegne dedicate al vino e il suo parco, con area giochi per i bambini e la romantica panchina degli innamorati, è visitabile.
La Chiesa di San Gregorio, dedicata a San Gregorio Magno, papa e dottore della Chiesa, fu eretta nel Duecento e non smette mai di stupire i visitatori per la sua composta bellezza. Per la sua ottima acustica viene spesso usata come auditorium per conferenze e concerti.
Nella frazione di San Pietro di Barbozza non si può mancare la visita all’Eremo di Sant’Alberto. L’epoca di costruzione è tuttora sconosciuta, tuttavia le prime testimonianze di eremiti in loco risalgono già al 1488. Fin dai tempi antichi è stata meta di pellegrinaggi da tutti i paesi limitrofi, soprattutto di famiglie contadine che invocavano la pioggia per i periodi di siccità.
A circa 17 km da Valdobbiadene, a Possagno vale la pena andare a vedere il museo Canova, che comprende la casa natale del celebre scultore, la Gypsotheca (la più grande Gypsotheca monografica d’Europa) e la biblioteca.
A Maser, ad appena tredici chilometri da Valdobbiadene potrai ammirare la maestosa Villa Barbaro, costruita da Andrea Palladio nel XVI secolo, decorata con un ciclo di affreschi che rappresenta uno dei capolavori di Paolo Veronese.
L’Abbazia di Follina dista appena quattordici chilometri da Valdobbiadene. Fu eretta su una precedente edificazione benedettina, passata poi ai cistercensi che la restaurarono secondo i propri dettami. Il chiostro, perfettamente conservato, è spettacolare nell’elegante effetto di movimento creato delle colonne. Se vuoi fermarti per mangiare qualcosa, hai due opzioni differenti: l’osteria Dai Mazzeri, cucina tipica o alla Corte dell’Hotel Villa Abbazia, lussuoso ristorante (puoi anche dormirci, è un cinque stelle che fa parte della catena Relais & Châteaux) dall’atmosfera affascinante.
Cison di Valmarino, già capoluogo del feudo medievale della Valmareno è oggi a pieno titolo inserito tra “I Borghi più Belli d’Italia”. Si trova a diciassette chilometri da Valdobbiadene. Passeggiare per le sue vie è una tappa obbligata per chi ama la tranquillità e gli scorci suggestivi.
Merita una visita anche la cosiddetta “Strada dei 100 giorni” un’importante e ardita opera di ingegneria civile con cinque gallerie scavate nella roccia, realizzata dall’esercito austro ungarico in soli 100 giorni.
Il gioiello architettonico maggiormente conosciuto è Castelbrando, uno dei più grandi ed antichi manieri d’Europa. Di impianto duecentesco è arroccato su uno sperone del monte Col de Moi, in posizione un tempo strategica e oggi di notevole impatto scenico. Il castello, ampiamente ristrutturato, è oggi una realtà ricettiva e congressuale di alto livello. Ospita un hotel quattro stelle con camere e suite eleganti, una Spa ricavata da antichi bagni romani, diverse aree museali oltre a ristoranti, bar, cantine ed enoteche. Tra le sue mura anche un piccolo museo per rivivere storie di battaglie e di duelli, di dame e di cavalieri: i Gattamelata e i Brandolini, famiglia quest’ultima che per secoli resse il feudo della Valmareno.
A Refrontolo, a circa venticinque chilometri da Valdobbiadene,si trova uno degli angoli più peculiari della Marca trevigiana: il Molinetto della Croda. Un mulino ad acqua addossato alla “croda”, il costone roccioso che si trova a fianco di una cascata del torrente Lierza, il principale affluente del Soligo. Nei suoi quattro secoli di storia ha ispirato artisti e incantato migliaia di visitatori. È stato anche immortalato in una scena del film Mogliamante, interpretato nel 1977 da Marcello Mastroianni e Laura Antonelli. Dopo anni di abbandono è stato acquistato dal comune di Refrontolo e poi completamente restaurato mantenendone inalterate le caratteristiche originarie. Al piano terra è stata fedelmente ricostruita la macina, di nuovo funzionante per ottenere farina di mais. Oggi è meta di esposizioni, eventi e visite guidate scolastiche e turistiche. L’ampio spazio antistante all’edificio è l’ideale per una passeggiata in mezzo al verde o un picnic. Se vuoi mettere qualcosa sotto i denti dopo la visita, fermati all’osteria Al Forno, gestita dalla famiglia Piol da duecento anni.
Particolarmente interessante anche la piccola e amena frazione di Rolle a circa diciannove chilometri da Valdobbiadene, primo borgo italiano tutelato dal FAI, il Fondo italiano per l’ambiente. Il poeta trevigiano Andrea Zanzotto lo ha definito una “cartolina mandata dagli dei” per il suo territorio ricco di splendide colline.
Dalla piazzetta del paese si gode di una vista incredibile e ciò che colpisce è la piccola chiesa intitolata a San Giacomo e a San Filippo, posta nel centro del borgo, su un rialzo raggiungibile da una scalinata.
Rolle è anche una meta ideale per il cicloturismo, per passeggiate e per gli scorci mirabili che ne fanno una destinazione apprezzata anche dai motociclisti.
PASSEGGIATE
Valdobbiadene è stato premiato con la Bandiera Azzurra, il riconoscimento assegnato dalla Federazione di atletica leggera (Fidal) e dall’Associazione comuni italiani (Anci) ai comuni che promuovono corsa e camminata e, in generale, incoraggiano a uno stile di vita sano creando percorsi pubblici e spazi verdi adeguati a queste attività.
• Anello del Prosecco
L’Anello del Prosecco Superiore è un itinerario naturalistico da svolgere a piedi o in bici, della lunghezza di 15 km, che conduce attraverso alcune rinomate località collinari di Valdobbiadene: San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol.
• Il giro delle malghe
Numerosi sono i sentieri che dalla piazza di Pianezze consentono di raggiungere tutte le malghe site nel monte Cesen: malga Faè, malga Barbarìa, malga Mariech, malga Budoi, malga Domion a est, malga Molvine e agriturismo Balcon a ovest.
• Monte Cesen
Numerose le strade sterrate di varie difficoltà e dislivelli. Tra gli altri, un sentiero didattico ad anello percorribile a piedi diviso in due parti, un percorso lungo e uno corto, in località Pianezze e che comprendono boschi, prati e pascoli, con meravigliose viste sulle colline del Prosecco, sul fiume Piave, sul Montello e sulla pianura veneta, fino alla Laguna di Venezia.
• Parco del Piave
A Bigolino, frazione di Valdobbiadene, si estende l’area naturalistica del Parco del Piave, chiamato anche Parco Naturale del Settolo Basso. Un percorso che si sviluppa su circa 5 Km, tra numerosi corsi d’acqua, cascatelle, risorgive, flora e fauna tipiche degli ambienti umidi. La zona è pianeggiante e adatta anche alle famiglie.
• Ponte dell’Umanità
Probabilmente da febbraio 2023 il Ponte dell’Umanità unirà le due sponde del torrente Campea tra i comuni di Farra di Soligo e Follina, rendendo così possibile la piena fruizione del “Cammino delle Colline del Prosecco”, un itinerario ciclopedonale di circa cinquantatré chilometri tra boschi, pendii e vigneti con partenza da Vidor e arrivo a Vittorio Veneto, attraverso le Colline del Prosecco.
DIVERTIMENTI E SPORT
Parco Avventura Pianezze pianezzecesen.it
Ai più piccoli ma anche agli adulti è dedicato il Parco Avventura Pianezze, situato proprio nell’omonima piazza: funi, corde, scivoli, teleferiche, ponti tibetani, reti per mettere alla prova i più coraggiosi attraverso tre sono percorsi graduali in difficoltà.
• Vibe Motion
Tour guidati in bicicletta, mountain bike ed e-bike.
• Corazzin Bike
Affitto bici, mountain bike ed e-bike
CANTINE
• Silvano Follador – Valdobbiadene
www.silvanofollador.it
• Ca’ dei Zago – Valdobbiadene
• Nino Franco – Valdobbiadene
• Casa Coste Piane – Valdobbiadene
• Sorelle Bronca – Vidor
• Adami – Vidor
• Frozza – Vidor
• Merotto – Farra di Soligo
• Marchiori – Farra di Soligo
DOVE DORMIRE
• Agriturismo Due Carpini – Valdobbiadene
B&B con ristorante, SPA e piscina
• Le Zitelle di Ron – Valdobbiadene
www.lezittelle.it
• Villa Barberina – Valdobbiadene
Relais di lusso con piscina
• Villa Morona de Gastaldis – Valdobbiadene
• Boutique Hotel Municipio 1815 – Valdobbiadene
www.municipio1815.it
• Agriturismo Vedova – Valdobbiadene
DOVE MANGIARE
• Osteria senz’oste – – Valdobbiadene www.osteriasenzoste.it
Prima di iniziare l’elenco voglio raccontarvi di un posto speciale, forse unico in Italia.
L’Osteria senz’Oste è una tipica osteria veneta, ma è gestista in autonomia dai clienti. L’oste arriva, rifornisce la dispensa ogni mattina e poi se ne va. Si arriva senza prenotare, si entra nell’osteria e si sceglie tra salumi, affettati, pane, formaggi e dolcetti (tutti con il prezzo in evidenza), si fa lo scontrino, si paga e si esce. All’esterno si possono acquistare delle bottiglie di Prosecco o di vino bianco dai distributori automatici. Poi ci si può accomodare sui numerosi tavolini tra i filari e godersi il picnic con vista sul Cartizze. L’Osteria non dispone di spazi coperti o all’interno ma solo all’aperto, pertanto in caso di maltempo meglio non andarci. Una sfida all’insegna della fiducia negli altri, che si rinnova ogni giorno grazie alla tenacia del suo ideatore, Cesare De Stefani.
• Salis Ristorante Enoteca – Valdobbiadene
• Locanda Sandi – Valdobbiadene
• La Ghiacciaia – Covolo, Pederobba
www.ristorantelaghiacciaia.com
• Alla Pergola da Livio – Valdobbiadene
• Locanda da Lino – Solighetto
• Trattoria alla Cima – Valdobbiadene
• Casa Caldart – Valdobbiadene
• Le Mesine – Valdobbiadene
• Tre Noghere – Valdobbiadene
Locanda da Condo – Farra di Soligo
RELAX
• Centro benessere Bamboo & SPA a Montebelluna
PRODOTTI TIPICI
• Torrefazione Spinetta – Valdobbiadene
Aperta dal 1956, è la più piccola torrefazione d’Italia.
• Latteria Perenzin – San Pietro di Feletto
Produce formaggi tradizionali e biologici di capra, vacca e bufala, formaggi affinati e ubriacati, pluripremiati nei concorsi in Italia ed all’estero.
• Pasticceria Villa dei Cedri – Dolci e cioccolata – Valdobbiadene www.pasticceriavilladeicedri.it
Gestita dal campione mondiale della Coppa del Mondo di Gelateria 2020 e campione italiano di cioccolateria 2015 Massimo Carnio. Ampia selezione di pasticceria mignon, dolci, biscotteria, grandi lievitati.