TakItaly Puglia Tour Sicilia: considerazioni di un Wine lover

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Archiviata  la tappa siciliana del TakItaly Puglia “I Migliori Vini Rossi”, che ha suscitato tanti consensi ed apprezzamenti, in primis quelli del Presidente AIS Sicilia Camillo Privitera che ha voluto estendere, tramite noi di Vinoway, le sue personali congratulazioni alle aziende partecipanti per le ottime produzioni presentate, continuiamo a ricevere numerose  condivisioni  anche sui social oltre a tante mail tra le quali abbiamo scelto quella del wine lover Fabio Cristaldi, il quale ha voluto esprimere le sue considerazioni sull’evento che di seguito vi riportiamo:

Catania, Sabato 2 Aprile 2016, un pomeriggio come tanti altri, anzi più uggioso rispetto agli altri, con clima altalenante che non concilia il buonumore, ma, come spesso accade, a volte si inizia in una maniera per poi finire in tutt’altra.

Vinoway, in collaborazione con AIS Sicilia delegazione di Catania, ha organizzato presso il Mercury Excelsior Hotel una degustazione con relativa presentazione di vini autoctoni pugliesi. Così il grigio pomeriggio prende colore (il rosso, i vini da degustare sono tutti rossi, dal Primitivo al Negroamaro, dal Nero di Troia al Susumaniello) e calore (c’è anche un Primitivo da 16,5%!).

La presentazione viene fatta da Davide Gangi, editor di Vinoway e Presidente dell’Associazione culturale e di promozione Vinoway Italia, che dopo un’attenta presentazione del territorio pugliese, consiglia di iniziare dal Salice Salentino, andando successivamente al Susumaniello, per poi continuare con il  Negroamaro, il Primitivo e finire con il Nero di Troia.

Si sa che il vino può essere aggregazione, ma può essere anche confronto sui punti di vista e di gusto di ognuno di noi e questa è stata una serata in cui si è manifestato il confronto su gusti, idee, sensazioni diverse di ognuno dei partecipanti, com’è giusto che sia.

Comincio a pensare che fra otto giorni sarò al Vinitaly, quindi scelgo con attenzione e criterio i vini da degustare.

Primitivo, Negroamaro, Salice Salentino in Sicilia sono abbastanza diffusi, Susumaniello e Nero di Troia non è facile trovarli, decido pertanto di iniziare  le degustazioni da questi ultimi.

Per il Nero di Troia erano presenti etichette di diverse Aziende, ognuna con le sue caratteristiche e le sue peculiarità (persino un Nero di Troia con affinamento in anfore), ma tutte hanno riscontrato pareri favorevoli da parte dei partecipanti, mentre per il Susumaniello purtroppo era presente una sola etichetta e ho potuto rilevare  pareri contrastanti,  notando che si tratta di un vino che non ha mezze misure, o piace o non piace…

Sul Nero di Troia rimango sempre più convinto che è un vino che necessita di affinamento in legno per mitigarne i tannini e riscontrando delle similitudini con il Nero d’Avola (sentori di confettura, frutta a bacca rossa surmatura, tannini vibranti).

Il Susumaniello è stato la vera sorpresa con un bouquet “genuino” e di personalità, nonchè un gusto e sapore “piacione”, beverino, che non dispiace e sopratutto non stanca.

Una serata di degustazioni che non dimenticherò!

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