Vinoway: successo per Spumanti e Territori di Puglia al Vinitaly 2017
Scritto da Luigina Simonetti | Pubblicato in vinoway italia
I coinvolgenti eventi tenuti dall’Associazione Culturale e di Promozione Vinoway Italia durante l’edizione del Vinitaly 2017, presso l’area istituzionale Puglia, hanno registrato un grande successo di presenze e di interesse.
Il tema trattato, Spumanti e Territori di Puglia, è tra quelli a cui Vinoway da tempo dedica molta attenzione. Un settore in forte crescita ed evoluzione che si affaccia al mondo dei consumi internazionali creando grande curiosità.
Lunedì 10 Aprile alle ore 13.00 e Martedi 11 Aprile alle ore 14.00, ben 10 Bollicine di Puglia, tra bianchi e e rosati, sono state presentate in degustazione in abbinamento a piatti della tradizione pugliese realizzati da un giovane chef, Giacomo Racanelli, attraverso una interpretazione di 3 diverse proposte culinarie. Il servizio e l’allestimento sono stati curati con grande professionalità dai Sommelier AIS Puglia.
Il tema degli spumanti pugliesi è stato affrontato secondo diverse prospettive. Introdotto da Davide Gangi, Editor di Vinoway.com e Presidente di Vinoway Italia, che da alcuni anni segue e promuove l’evoluzione delle nuove produzioni, l’attenzione è stata puntata sulla necessità di migliorare il prodotto attraverso quello che potrebbe essere un disciplinare comune, legato al territorio, ma che dia la certezza di uno stile non improvvisato, ma in grado di valorizzare le peculiarità degli autoctoni. Sicuramente ci si apre verso una prospettiva che si pone in modo positivo per gli sviluppi futuri, soprattutto perché dal prossimo anno più di venti nuove aziende pugliesi usciranno sul mercato con i loro spumanti.
Alla degustazione ha preso parte oltre al presidente di Vinoway, Marinela Ardelean giudice nei Concorsi internazionali di vino, scrittrice, esperta in business development ed innovazione nel settore vitivinicolo e consulente nel settore Horeca. Il suo è un punto di vista che va verso la comparazione dell’impatto sul mercato estero degli spumanti pugliesi a forte carattere territoriale, rispetto ad altri di stile più internazionale. Comprendere il carattere di questi spumanti dal corpo e dal colore molto ricchi, non è semplice, se non si pensa alla loro contestualizzazione con un abbinamento culinario giusto . In un momento in cui c’è una crescita sia da un punto di vista geografico che commerciale soprattutto nel mondo dei rosati e degli spumanti, la competizione è alta. Risulta necessario perciò divulgare la cultura del territorio che faccia da supporto al carattere autoctono del vino per una più efficace collocazione sul mercato.
Pasquale Porcelli consigliere regionale ONAV e giornalista ha guidato le degustazioni, introducendo il tema della spumatistica a partire dall’esame di quello che è l’uso errato della terminologia. Si parla infatti di Prosecco e “Prosecchino” per indicare erroneamente il mondo delle bollicine, da qui la necessità di fare chiarezza sugli spumanti con una cultura della divulgazione. La Puglia, nello specifico ha una tradizione nella produzione di rosati, una tipologia difficile da produrre e che le dà una grande responsabilità, in quanto il fascino sta proprio nel colore. È importante anche creare un approccio più consapevole nel definire i metodi di produzione in cui la differenza si crea non solo tra Metodo Classico e Metodo Martinotti, ma anche tra durata del metodo.
Questi gli spumanti pugliesi presenti in degustazione nell’ordine, partendo dal primo giorno di manifestazione.
Rudy Valle D’Itria Igp Spumante Brut 2016, di Cardone Vini, prodotto da Verdeca con metodo Martinotti, fresco già nel colore, luminosissimo nel suo giallo paglierino, si presenta animato da numerose bollicine, rivela piacevoli sentori floreali, elegante sia la naso che al palato, regala una gradevole e fine acidità che riconduce alla freschezza olfattiva.
Cantine Imperatore di Adelfia (Ba) Attimi, Demi-sec prodotto da Fiano Minutolo IGT, metodo Martinotti. Bollicina che si affaccia con un bel profilo visivo, colore ricco, intenso, giallo oro, con una vivace effervescenza che riporta al naso profumi fruttati, canditi e florali. Il gusto avvolgente la rende lo rende di facile beva.
Cantine Spelonga, Spumante prodotto da uve bianche con Metodo Martinotti. Alla vista giallo paglierino, con numerose ed importati bollicine che risalendo portano al naso importanti sentori fruttati, il sorso è pieno e lascia subito spazio a rivoli di sapidità.
Azienda Alberto Longo, Rosè della Quercia Extra Dry da Nero Di Troia, ottenuto con Metodo Martinotti, espressione del territorio dauno, si presenta con un rosa molto fine, accattivante ed elegante. Numerose e consistenti le bollicine, salgono vivacemente riportando al naso importanti profumi di frutti rossi, che si ripropongono al gusto integri, lasciando spazio ad una suadente mineralità.
Piccole Bolle del Duca Carlo Guarini ottenuto con Metodo Martinotti da Negroamaro vinificato in bianco, ha un colore intenso ma luminoso, i sentori agrumati e le numerose bollicine creano un bouquet olfattivo importante con sentori agrumati che ritornano al sorso con una lunga persistenza.
Rosarose Rosè Spumante Brut da Negroamaro, prodotto con Metodo Martinotti, da Paolo Leo si presenta con una colorazione intensa e ricco di profumi tra fragola, lampone e ciliegia. Al palato la sua tendenza dolce è ben bilanciata da una sottile mineralità.
Il Susumaniello trova un’ importante profilo nel Sumarè di Tenute Rubino, spumante Brut ottenuto con Metodo Classico ed affinamento sui lieviti di ben 36 mesi. Un autoctono che questa cantina ha saputo recuperare e valorizzare attraverso un lungo lavoro di selezione clonale. Rosa salmone chiaro, presenta una spuma fine e persistente che riporta in superfice spiccati profumi di melagrana, lampone e ciliegia con importati fragranze di brioche. L’ingresso riporta le sensazioni olfattive con lunghe note sapide ed una chiusura con una picevole nota amarognola a ricordo del vitigno.
Ancora un Metodo Classico con il Rohesia Brut Rosè IGT da Negroamaro di Cantele che si presenta di un bel rosa corallo, brillante e dotato di un fitto perlage, molto persistente. I frutti rossi molto giovani insieme al melograno danno un profilo gusto – olfattivo molto fresco, insieme ad una lunga nota sapida.
Lo spumante di una delle aziende più grandi della Puglia, Leone de Castris, con oltre 350 anni di attività, Five Roses Brut Rosè da Negroamaro ha una grande eleganza che parte già dal colore, rosa tenue. La trama del perlage è fitta, fine e persistente. Al naso il frutto si presenta ricco, intenso e si ripropone al gusto con un variegato ritorno di fragoline e lampone.
Ambasciatore degli spumanti in Puglia, con una lunga tradizione nel Metodo Classico con Bombino Bianco, l’Azienda D’araprì ha presentato la propria storia attraverso un documentario prodotto dalla Kibrit & Calce, un’azienda di servizi di comunicazione che attraverso il format PugliaWineWorld, presentato per la prima volta in questa edizione del Vinitaly presso lo stand della regione Puglia, offre la possibiltà a piccole aziende, di presentarsi e farsi conoscere nel mondo e con la quale Vinoway Italia sta stringendo un rapporto di collaborazione.
La Casa di spumanti ha proposto la degustazione del sua produzione tipica Riserva Nobile 2013 Millesimato. Il prodotto è ottenuto esclusivamente da uve Bombino Bianco, vitigno autoctono che l’azienda ha sperimentato con successo come vino base atto ad essere spumantizzato con Metodo Classico per via della sua spiccata acidità. La tecnica della prima fermentazione in legno, conferisce alla Riserva Nobile un colore scintillante, giallo oro e profumi di frutta matura, mela e vaniglia. La carbonica molto fine nella sua pungenza, amplifica le note sapide e le sensazioni piene e complesse del sorso.
I piatti presentati in abbinamento, di gusto assolutamente delicato, ma territoriale, erano composti da un ventaglio di tre diverse preparazioni: tappeto di fave novelle con scagliette di seppie in bianco spolverizzate con olive nere, frisa integrale con soffice mousse di baccalà, sfoglie di zucchina sotto una crema di formaggio.
A conclusione dell’evento l’intervento e i saluti finali della dottoressa Rosa Fiore Dirigente dell’Assessorato Agricoltura e dell’Assessore Leonardo Di Gioia Risorse Agroalimentari, Alimentazione, Caccia e Pesca, Foreste della Regione Puglia.