DOCG Brunello di Montalcino

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La zona comprende il territorio del comune di Montalcino costitutito da un’ insieme di colline a grande vocazione viticola. Siamo a circa 40 km a sud di Siena. Il vitigno utilizzato è un clone del sangiovese definito da queste parti “brunello”. Questo vitigno è stato al centro dell’ attenzione fin dall’ 800 dove inizialmente indicava solamente il vitigno “sangiovese grosso” che era ampiamente diffuso sulle zone di Montalcino ma che veniva utilizzato, per la produzione di vino, insieme ad altri vitigni.

Furono gli studi effettuati da Clemente Santie e successivamente da Ferruccio Biondi che portarono alla selezione di un clone di sangiovese particolarmente adatto alla vinificazione in purezza. Nel 1865 abbiamo la prima vinificazione del clone selezionato che dopo un discreto periodo di affinamento portò ad un vino molto interessante, morbido, strutturato, armonico e vellutato con un livello superiore rispetto agli altri vini.

I terreni consentiti per la produzione del Brunello di Montalcino DOCG devono essere geocronologicamente attribuibili ad un intervallo di tempo che va dal cretaceo al pliocene e comunque idonei a conferire alle uve e al vino derivato le specifiche caratteristiche qualitative.
La giacitura dei vigneti deve essere collinare con una esposizione adatta ad assicurare una idonea maturazione delle uve e l’ altitudine non deve superare i 600m s.l.m..
Le forme di allevamento e sistemi di potatura consentiti sono quelli generalmente usati e/o comunque atti a non modificare le caratteristiche peculiari dell’uva e del vino.

DOCG Brunello di Montalcino:

  • Colore:rosso rubino intense tendente al granato; granato dopo lunghi periodi di affinamento.
  • Profumo:intenso e fine, sentori di sottobosco, confetture di frutta rossa, spezieto di cannella, pepe nero e liquirizia. Ampio ed etereo.
  • Sapore:secco, caldo, morbido, tannini eleganti, sapido e con un’ ottima struttura.
  • Abbinamenti:carni rosse, piatit consalse importanti a base di funghi e tartufi,selvaggina a pelo, formaggi stagionati.
  • Abbinamenti regionali: cinghiale in agrodolce.

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