No unanime alle Pale Eoliche nella zona del Primitivo di Manduria

Scritto da | Pubblicato in progetti No unanime alle Pale Eoliche nella zona del Primitivo di Manduria

La tutela del territorio passa attraverso la salvaguardia dell’integrità del patrimonio culturale e paesaggistico, risorse essenziali per lo sviluppo economico e turistico.
Questo equilibrio nella Terra del Primitivo è  minacciato da un progetto che prevede l’installazione di un impianto con oltre 60 torri eoliche, suddivise in tre grandi parchi, ad opera di una cordata di “imprenditori del vento”, che comprometteranno e/o azzereranno (per alcuni piccoli produttori di qualità) la produzione viticola manduriana.  

Di queste, 35 verranno posizionate a nord e a sud della via per Lecce, in prossimità di altre previste e in corso di installazione nel territorio di Erchie. Le altre 28 torri sono previste tra via per S. Pietro in Bevagna via per Avetrana.

Per scongiurare tale pericolo la parola d’ordine è mobilitazione.

Il 7 gennaio è stato convocata una riunione dall’assessore provinciale all’Ambiente Giampiero Mancarelli presso la ex sala giunta di Palazzo del governo di Taranto per discutere sull’argomento e decidere quali iniziative adottare.

All’incontro hanno partecipato: il commissario prefettizio del comune di Manduria, Aldo Lombardo i viticoltori Simona e Gianfranco Fino,  in rappresentanza dell’Associazione Italiana Sommelier, Vito Sante Cecere Presidente AIS Puglia, Giuseppe Cupertino Delegato AIS Taranto, Davide Gangi Referente Comunicazione AIS Puglia ed Editor di Vinoway,  Antonio Resta per il Consorzio tutela del Primitivo di Manduria, l’imprenditrice agricola Alessia Petrucci per le Donne del Vino, Roberto Primerano e Maria Spartera del dipartimento tarantino dell’Arpa Puglia, Marcello Seclì per Italia Nostra, Maria Grazia Di Lauro per il Comitato Strada delle Masserie, Gerardo Giovinazzo in rappresentanza di Confagricoltura Taranto, Sergio Decillis per Archeoclub Manduria, Francesca Di Lauro del Wwf Puglia, il professor Nicolino Sticchi, Antonio Ruggieri per l’associazione Archimede di Martina Franca, Cecilia De Bartolomeis per il partito dei Verdi, l’imprenditore agricolo Salvatore Mero, Paola Lodeserto per la Lipu, Lunetta Franco di
Legambiente, Teo Summa del comitato cittadino antinucleare di Maruggio, Francesco Selvaggi operatore del settore agricolo, Gaetano Morella della Federazione italiana vignaioli indipendenti, l’avvocato Pietro Relleva, il consigliere regionale Alfredo Cervellera, il direttore di Coldiretti Taranto Aldo Desario e Fausta Marasca che si occupa di progetti in campo agricolo. Assenti i rappresentanti dei comuni di Avetrana ed Erchie.

Nella nota del Comitato “Strade delle Masserie inviato al Servizio Ecologia della Regione, Ufficio VIA,  si legge:’L’impatto di oltre 60 pale eoliche di oltre 100 mt di altezza andrebbe a stravolgere uno dei paesaggi più incantevoli ed integri del nostro territorio. In particolare si è completamente omesso di considerare la presenza sul sito in questione di circa 20 masserie storiche e di grandissimo pregio archiettonico risalenti al XXVI e XXVII sec.

Manduria con la Sua DOCG Primitivo di Manduria risulta essere la prima DOCG di Puglia ed il territorio su cui insiste codesto progetto è il cuore di questa denominazione, che attraverso il vino, quale strumento e veicolo di promozione del territorio, sta portando avanti con successo un progetto di salvaguardia e valorizzazione in termini di pregio ambientale, paesaggistico, storico architettonico. Sullo stesso territorio sono operative avviate strutture agrituristiche e recettive di grande suggestione tali da rendere assolutamente ingiustificato il non inserimento di tali luoghi tra le aree assolutamente non idonee ad insediamenti eolici’.

Insomma posto più sbagliato dove impiantarle non poteva essere trovato.

Il no unanime è stato ribadito dal Presidente della Provincia Gianni Florido. Entro il 10 gennaio la Provincia di Taranto raccoglierà le osservazioni di associazioni, imprenditori e operatori del settore per poi articolare il parere negativo che finirà nel procedimento autorizzativo gestito dalla Regione Puglia. Perché è proprio a Bari che si gioca la partita finale se si considerano funzioni e competenze dell’istituzione presieduta dal governatore Nichi Vendola.

Nel suo intervento il Presidente Ais Puglia, Cecere dichiara:”AIS Puglia tutela l’immagine del territorio e dei produttori di vino. Il 10 gennaio porterò la questione al Consiglio Nazionale AIS dove affronteremo il tema: I tralicci lontano dai tralci. Non siamo contro l’energia alternativa, ma non vogliamo che si deturpi un patrimonio vocato alla viticoltura e che ci ha visti protagonisti anche quest’anno con il primitivo considerato il miglior vino d’Italia. Siamo pronti a combattere per questa giusta causa a costo di fare le barricate e presidiare i siti in questione. Allarmeremo anche le altre delegazioni delle  sedi regionali. Speriamo che questa sia stata una svista’.

‘Il comprensorio di Manduria, aggiunge Giuseppe Cupertino delegato di Taranto,rappresenta un’area da tutelare con grande impegno e senso di responsabilità per le ricchezze inestimabili che racchiude ed esprime a livello paesaggistico, agricolo,vitivinicolo, olivicolo, archeologico e turistico.

Alcune esperienze, anche recenti, ci dovrebbero ricordare che non tutte le opzioni in campo economico e produttivo, sono compatibili con il rispetto dell’autentica vocazione e dell’armonico sviluppo di un territorio.
L’Associazione Italiana Sommelier di Puglia, pertanto, sarà in prima linea a difesa e salvaguardia dei produttori, degli imprenditori turistici e degli abitanti dell’agro manduriano, che tanto  hanno sacrificato e lavorato per rendere questo fazzoletto di Terra tra i più belli e produttivi d’Italia, orgoglio mondiale”.

Tag

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *