Capodaniello: la vigna che brilla in Costa d’Amalfi

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Praiano, Costa d’Amalfi, è qui che dopo una serie di vie e scalinate che scendono verso il mare, resiste uno dei piccoli vigneti ancora presenti nella parte bassa del territorio.

 
In questo giardino, dove le varietà di ortaggi coltivati, insieme ad una parte di vitis vinifera, vengono allevati i grappoli di Capodaniello, un pezzo di terreno che negli anni  passati serviva al sostentamento delle famiglie degli abitanti di questo piccolo e splendido comune che si affaccia sul Tirreno, e come tutti i piccoli vigneti “casalinghi” degli anni ‘60 al suo interno si sviluppavano le più improbabili varietà di uva, mescolate sia bianche che rosse per creare, come da tradizione popolare, un blend che le portasse ad una raccolta unica durante la vendemmia.

Ma i tempi cambiano e l’interesse per la vite cresce, ed all’ interno di questo vigneto si sviluppava una varietà di uva a bacca bianca più interessante rispetto alle altre, qualitativamente migliore, di difficile collocazione nel panorama ampelografico, fin quando la voglia di produrre qualcosa che legasse il luogo, la terra e la storia convinsero il produttore Baldassarre Fiorentino a capire quale fosse la varietà cosi particolare che regalava questi delicati profumi mediterranei.

Inizia così la ricerca e dopo vari studi e dopo aver interpellato esperti ampelografici anche dall’estero, si scopre che quella bacca bianca altro non era che un Fiano, ma di un particolare biotipo, con foglia e grappolo piccolo e molto serrato. Difficilmente ci si imbatte in un Fiano da queste parti e tantomeno di questo tipo, magari un tempo in maniera inconsapevole qualcuno lo allevava, ma data la scarsità di produzione che questo determinato biotipo offriva, qualcuno in tempi passati, aveva pensato di estirparlo o reinnestarlo con qualcosa che a livello quantitativo regalasse più gioie, ma fortunatamente in questo giardino non fù fatta questa scelta.

Dopo vari tentativi di vinificazione e portando le piante ad un numero sufficiente per poter imbottigliare, parte la prima vendemmia ufficiale nel 2016, ma il Fiano, per chi ne apprezza il suo potenziale, vitigno principe tra le varietà a bacca bianca del sud, ha bisogno di tempo e così nel 2019 escono sul mercato le 288 bottiglie della vendemmia.

Un numero esiguo, ma se si parla di viticultura estrema, solo chi ha contribuito a produrlo ne conosce la fatica e il lavoro che una vigna senza apparecchiature meccaniche comporta, ne conosce il valore umano che può avere ognuna di quelle piccole chicche.

Capodaniello é l’espressione sincera di un vino che vive sul mare e in una delle più belle zone paesaggistiche che il mondo offre.

Per chi conosce la Costa d’Amalfi sa cosa significa passeggiare tra quelle strade e percepire una sconfinata presenza di odori che vanno dalla tipicità degli agrumi, alle sensazioni di frutta fresca, alle erbe e spezie che crescono sul mare. “Un degno ambasciatore del luogo, che ben si sposa con la cucina della Costa” così definito da chi lo ha promosso e che giustamente, con lungimiranza, ha preservato qualche bottiglia per il futuro.

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