Il Molise non esiste? E’ il vino a sfatare un assioma
Scritto da Carla Iorio | Pubblicato in eventi
Il Molise che non t’aspetti, quello che nella ventitreesima edizione del Concours Moundial de Bruxelles, chiusosi qualche giorno fa a Plovdiv in Bulgaria,ha portato a casa complessivamente sei medaglie, di cui 2 Gran Medaglie d’Oro sulle 13 attribuite all’Italia.
Il successo assume un valore particolare se si tiene conto che il Molise conta solo 30 cantine e che i campioni presentati al concorso sono stati meno di venti.
La DOC Molisana che ha portato a casa il maggior numero di medaglie è stata la Tintilia , vino prodotto con l’unico autoctono regionale e ambasciatore della regione. Non da meno, però, le medaglie per il Molise rosso e il Biferno.
Risultati che premiano il lavoro e gli sforzi dei produttori molisani alla ricerca della migliore qualità dei propri vini, e siccome proprio le medaglie ne testimoniano la sapienza enologica, diamo uno sguardo analitico al medagliere.
Gran Medaglia d’Oro, al Molise Rosso 2010 Don Donà della Cantina Salvatore di Ururi, vino che viene prodotto con uve Montepulciano, impiantate su terreni ricchi di “scheletro”. Affinato per sei mesi in acciaio e circa 18 in legno, conosce ancora un lungo affinamento in bottiglia. Risultato? Un gran corpo che lascia apprezzare le note di frutta a polpa scura e spezie, con tannini sapienti ed eleganti ed una sorprendente mineralità, che conquista il degustatore.
Seconda Gran Medaglia D’Oro, alla Tintilia DOC S 2012 delle Cantine Catabbo di San Martino in Pensilis. Anche in questo caso un rosso di buon corpo con evidenti note di mora , spezie , tostato, con una netta sensazione mentolata e una nota appena accennata di noce moscata. Questa Tintila, che fa solo acciaio, rispecchia a pieno le caratteristiche organolettiche del vitigno di provenienza.
La Medaglia D’Oro, è andata invece, al Gironia Biferno Rosso DOC Riserva 2009 della Cantina Borgo di Colloredo di Campomarino, un rosso importante, che matura in legno per almeno 24 mesi a cui ne seguono altrettanti di affinamento in bottiglia. Un vino, dunque, con un’ottima capacità di invecchiamento , che si presenta di un bel rosso rubino con unghia granata, soddisfa l’olfatto con note di vaniglia , cioccolato, pepe, cacao, al palato avvolge con note di amarena e prugna, accompagnate da tannini suadenti, rotondi eleganti, che arricchiscono la degustazione per lunghissimo tempo.
Tre le Medaglie D’Argento che sono andate ad altrettante Tintilie, vinificate ed affinate esclusivamente in acciaio , provenienti da tre microzone differenti della regione.
Sator 2012, della Cantina Cianfagna di Acquaviva Collecroce, tintilia coltivata a 500 m slm su terreni argillosi- calcari, affina 24 mesi in acciaio per poi completare la maturazione in bottiglia, di un bel rosso rubino intenso, al naso sorprendono la piccola frutta di bosco, le note speziate , il tostate , il cuoio, la radice di liquirizia, in bocca avvolgente calda, elegante.
Rutilia 2011, della Cantina Salvatore, tintilia che viene allevata a 300m slm , affina 18 mesi in acciaio, per proseguire la sua evoluzione in bottiglia, il colore è rosso rubino, al naso ben nette le note fruttate di marasca, che poi ritroviamo al gusto, a cui si accompagnano sensazioni speziate e minerali.
Infine, Tintila 2011, della Cantina San Zenone di Montenero di Bisaccia, le cui uve provengono da terreni di altitudine diversa, dopo la fermentazione riposa in acciaio per diversi mesi, a cui segue un periodo di riposo in bottiglia. Si presenta di un bel rosso rubino, al naso colpisce la frutta rossa matura, le note eleganti di pepe, e le belle sensazioni floreali di rosa canina, in bocca e calda con piacevoli tannini.
Il Molise non esiste? E’ stato proprio il vino a sfatare un assioma che è entrato, specialmente negli ultimi tempi, in diversi articoli apparsi sulla stampa nazionale.
Alle cantine vincitrici il plauso , da condividere con tutti i produttori Molisani, perché di fatto a vincere è stato tutto il Molise, una piccola regione che sempre più va affermandosi nel panorama enologico nazionale come sinonimo di eccellenza e qualità.