Casa Benna Sontuosa Bonarda dei Colli Piacentini

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E’ sempre una soddisfazione quando nell’ambito di una fiera s’incontra sui propri passi il Vino di un Produttore che non si conosce, restandone da subito Enoicamente affascinati: è quello che mi è successo Degustando i Vini della Cantina Casa Benna durante una manifestazione organizzata da Cantina in Tour a Cantù in provincia di Como.
L’incontro è avvenuto al momento della mia visita al banco di assaggio dei Colli Piacentini, dove due Sommelier erano disponibili per far Degustare e spiegare i Vini di una decina di Produttori, con lo scopo di comunicare e far conoscere le potenzialità di quella zona dell’Emilia.

Dopo l’assaggio di alcuni gradevoli vini frizzanti piacentini, principalmente Gutturnio e Ortrugo, ho chiesto al Sommelier di farmi Degustare qualche interessante Vino rosso strutturato di quel Territorio e, fra quelli che ho provato, c’erano due Vini proprio di Casa Benna: un Colli Piacentini Doc Bonarda 2011 e un Gutturnio Classico Riserva Doc 2009.

Entrambi hanno colpito la mia attenzione, ma lo stupore è stato per la Bonarda, assolutamente sontuosa, che conquista il palato per struttura, rotondità ed equilibrio.

Dopo un incontro così entusiasmante il giorno dopo ho subito contattato il Produttore Andrea Molinari per un confronto di opinioni e per effettuare un piccolo ordine di alcuni suoi Vini, in modo da poter Degustare nuovamente i due rossi strutturati e conoscere anche altre etichette, in particolar modo i frizzanti, una tipologia che sapete essere molto gradita al sottoscritto.

La Cantina Casa Benna è della famiglia Molinari dal 1916 e si trova a Castell’Arquato in provincia di Piacenza, attualmente possiede una superficie vitata di circa 10 ettari, a cui corrisponde una produzione media di 35.000 bottiglie l’anno, se ne occupano a tempo pieno Andrea Molinari assieme al nipote Alessandro Stabile, dal 1994 Casa Benna segue il criterio della lotta integrata per quanto concerne la coltivazione dei propri Vigneti.

Una suggestiva curiosità storica inerente a questa zona è relativa al ritrovamento di una vertebra di balenottera del Pliocene (più di due milioni e mezzo di anni fa) che è stata ritrovata in occasione delle operazioni di aratura profonda durante il reimpianto di un Vigneto di Casa Benna: affascinante pensare come in tempi lontani in quella zona ci fosse il mare che ha lasciato la sua firma nei terreni dove ora sorgono le viti.

Per quanto riguarda i Vini frizzanti vi rimando alla rubrica Spumantiway, dove potrete conoscere le sensazioni della mia Degustazione di alcune etichette di Casa Benna che meritano di essere raccontate, qui invece voglio soffermare l’attenzione sui rossi fermi prodotti dall’azienda.

Procediamo quindi con la Degustazione del Colli Piacentini Bonarda Doc 2011, ottenuto con 100% Bonarda, affinamento in vasche di cemento vetrificato, titolo alcolometrico 14,5%.

Per la produzione di questa Bonarda vengono selezionati i grappoli prodotti da quelle porzioni di filari a ridotta vigoria, con una resa quantificabile intorno ai 50-60 quintali per ettaro, vendemmiati per ultimi dopo tutte le altre uve dell’annata.

Nel bicchiere si presenta con una veste color rosso rubino intenso e piuttosto impenetrabile, con una grande consistenza che fa danzare lentamente il Vino disegnando sul vetro fitte lacrime.

Il comparto aromatico è caratterizzato da profumi sicuramente intensi, dove dominano le sensazioni di frutta rossa sovramatura, prugna, ciliegia sotto spirito, con l’ossigenazione poi giungono decise note speziate dal tono piuttosto dolce, affiancate da delicati sentori vegetali.

In bocca si rivela in pieno la sontuosità di questo Vino, con un ingresso molto intenso, elegante, potente e sicuramente caldo, si resta appagati dal grande equilibrio e dalla vellutata morbidezza che avvolge il palato. Il tannino è ben levigato e raffinato, con un finale gradevolmente acido in grado di bilanciare con un tocco di freschezza l’imponente schieramento di morbidezze.

Un Vino ricco di estrazione con un’intensa sensazione di “frutto” che lo rende quasi masticabile, ottima la persistenza finale con una lunga scia che permane nella bocca. Sicuramente determinante a livello gustativo quel leggero residuo zuccherino pari a circa l’1,5% che non si percepisce tanto in dolcezza, ma piuttosto in un’appagante avvolgente morbidezza che rende il sorso molto accattivante. Il quantitativo di anidride solforosa che mi ha dichiarato Andrea Molinari è piuttosto basso e si aggira intorno ai 60 mg/l.

Questa Bonarda è un Vino adatto a chi ama i rossi potenti, rotondi e morbidi, per intenderci con un profilo gustativo che ricorda quello dell’Amarone della Valpolicella, a tavola deve assolutamente essere affiancato a importanti carni in umido, a formaggi stagionati, oppure interpretato come Vino da meditazione, dove può “coccolare” il palato con la propria morbidezza.

Tenetevi forte per il prezzo, visto che questa Bonarda dei Colli Piacentini può essere acquistata in Cantina per 5 euro alla bottiglia, con un rapporto qualità/prezzo davvero formidabile.

Invece per chi ama i Vini più rustici e “maschi”, merita di essere Degustato anche il Colli Piacentini Gutturnio Doc Classico Riserva 2009, ottenuto con 68% Barbera e 32% Bonarda, affinamento per 12 mesi in botti di rovere di Slovenia da 10 hl, titolo alcolometrico 13,5%.

Si presenta rosso rubino cupo, con profumi intensi di frutta rossa matura abbinati a sentori vegetali di humus, con l’ossigenazione poi giunge una predominante connotazione speziata di tabacco e pepe.

In bocca l’ingresso è deciso, intenso, caldo, strutturato, di buona morbidezza, con un tannino non aggressivo ma ancora piuttosto vivo, in ottima evidenza la componente acida soprattutto nel finale. Un Vino dal carattere austero, con ottime potenzialità di evoluzione e tenuta negli anni, sicuramente da abbinare a succulenti piatti di carne in umido e cacciagione dove poter esprimere tutta la sua struttura.

Anche in questo caso il rapporto qualità/prezzo si dimostra interessante, infatti il Gutturnio Classico Riserva di Casa Benna può essere acquistato in Cantina per poco meno di 7 euro.

La curiosità, la mancanza di preconcetti, la voglia di sperimentare continuamente, sono gli ingredienti essenziali per conoscere nuove realtà Enoiche, agevolando incontri come questo che sono in grado di entusiasmare il palato sin da primo sorso, consentendo così alla nostra passione di potersi giovare delle emozioni organolettiche che alcuni Piccoli Produttori sanno regalarci.

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