21 Aziende Friulane raccontate in un Sorso!
Scritto da Riccardo Vendrame | Pubblicato in degustazioni
Se si vuole conoscere la produzione viticola del Friuli ci sono due possibilità: la prima richiede molto tempo e passione, la disponibilità economica per visitare tutte le cantine regionali e, soprattutto, una adeguata organizzazione; la seconda è molto più semplice ed immediata e risponde al nome “250 Ottimi motivi per esserci”.
Sicuramente tra le aziende più rappresentative nel complesso legato all’artigianalità viticola. Piccoli numeri produttivi contraddistinti da un’altissima qualità focalizzata sulla componente fruttata e matura come si evince del FRIULANO 2012, un vino già polposo ed elegante nonostante il recente imbottigliamento. Tra i migliori assaggi della giornata.
Più in ritardo nell’evoluzione lo CHARDONNAY 2012, grasso e materico, con una importante componente sapida frenata solo dalla presenza di rovere ancora evidente.
Animale e selvatico il ROS DI BURI 2010, merlot orfano dell’eleganza solita di questo vino.
Probabilmente sarei risultato scontato e banale, cosa che non sono invece i vini di questa cantina di Gagliano, in prossimità di Cividale del Friuli. Il VESPA BIANCO 2011, assemblaggio di Chardonnay, Sauvignon e Picolit, è un vino denso con note di fiori bianchi, agrumi e spezie, con gusto polposo e un po’ pesante che non dona verticalità e slancio giocando sulla “tridimensionalità”.
Giovane e varietale il SAUVIGNON VIT DAI MATIZ 2011 con tipiche note di foglia di pomodoro. Più caldo e maturo il FRIULANO RONC DI MIEZ 2011 che contrappone sentori lattici a frutta tropicale, con sorso minerale e snello.
“La realizzazione di un sogno”; questo è il termine più indicato per presentare l’azienda di Roberto Scubla, ex impiegato di banca con una forte passione per la biologia che vent’anni or sono ha deciso di investire in un’azienda agricola nei Colli Orientali del Friuli.
Storica azienda friulana, situata nel cuore del Collio goriziano produttrice d vini minuziosamente definiti. Elegante il SAUVIGNON SAGRE’ 2012, contraddistinto da un profilo varietale netto con piacevole struttura lineare e risolta. Più leggero e meno incisivo il FRIULANO 2012, fresco nei toni agrumati e chiusura tipica di mandorla amara.
BIANCO ILLIVIO 2011, vino dove chardonnay, picolit e pinot bianco sprigionano intense note floreali con sorso secco e lungo. Più incisivo il ROSAZZO BIANCO TERRE ALTE 2011 dotato di elegante sviluppo grasso-acido in cui risaltano note di confettura e frutta matura.
Notevole il REFOSCO P.R. 2009 con tannino risolto, freschezza olfattiva e gustativa, e profondità.
Ancora chiuso, ovattato e non perfettamente equilibrato il BIANCO FOSARIN 2012 blend di pinot bianco, friulano e malvasia.
Di estrazione eccessiva e ancora da assestarsi infine il PICOLIT 2009
Deciso passo in avanti per quest’azienda goriziana situata ad Oslavia, in quello che potremmo definire un cru che sormonta la cittadina di confine. Godibile e teso il SAUVIGNON 2012, con note mentolate e floreali; più snella e magara invece la MALVASIA 2012. Spicca il MERLOT LEOPARD 2007 dalla bocca carnosa e tannino ben assemblato.
Ci sono ancora pochi aggettivi da spendere per descrivere Josko Gravner, coraggioso produttore di confine che ha creduto per primo nell’importanza delle macerazioni dei vini bianchi e le fermentazioni in anfore georgiane. Un ritorno alle origini enologiche che riconducono a stili produttivi d’altri tempi. Tra i pochi attributi da spendere mi spiace però toccare quelli meno appaganti per il suo lavoro di vignaiolo ma la RIBOLLA GIALLA 2006 non è un vino difficile solo per i neofiti, ma lo è anche per gli esperti degustatori. Un prodotto indecifrabile, corredato da leggere note ossidative, riduzioni, da cui emergono solo in un secondo momento effluvi di gelsomino, fiori banchi, canditi. Anche il sorso è poco appagante, così ruvido e nervoso da non farsi accarezzare.
Piccola ma azienda agricola dallo linea produttiva ben definito e un ottimo rapporto qualità/prezzo. Tutti vini puliti che fanno della semplicità la loro chiave espressiva senza cercare inutili e difficili deviazioni stilistiche. Se ne avvantaggia la RIBOLLA GIALLA 2012, semplice e corretta, il FRIULANO 2012 varietale con chiusura di mandorla amara, il SAUVIGNON 2012 da selezione massale, con sorso scorrevole e giusto equilibrio olfattivo tra foglia di pomodoro e fiori gialli. Infine di bello stampo profondo e pulito il COLLIO BIANCO 2012 con richiami di gelsomino, glicine e distensione gustativa.
Importante realtà locale, nonché proprietaria dell’azienda dove si è svolta la manifestazione, con oltre mezzo secolo di storia enologica alle spalle.
Vini spesso grassi e polposi, in quella che si può definire una ricerca dell’orizzontalità piuttosto che della verticalità, contraddistinta da vini acidi e sapidi. Tra il SOLUNA 2012 -malvasia in appassimento- il BRAIDE ALTE 2011 -chardonnay, sauvignon, moscato e picolit- e il SOLARCO 2012 –ribolla e friulano-, è quest’ultimo a risultare più fresco e snello con una chiave espressiva più invitante.
Ci spostiamo verso le pianure che degradano verso il mare, con questa azienda giunta alla terza generazione legata a questi luoghi da almeno due secoli.
Tre le più espressive e innovative realtà regionali, i vini di Vie di Romans si caratterizzano per l’ eleganza non come frutto di una tecnica di cantina, ma come chiave espressiva di una denominazione.
Il BIANCO DUT’UN 2010 è un vino solare ed armonico intriso di note floreali e di fieno, così come il BIANCO FLORS DI UIS 2011dotato di ritmo e tensione tanto al naso quanto al palato con timbro aromatico e fresco. Splendido il PINOT GRIGIO DESSIMIS 2011 dal colore ramato e lucente, cenni di rosa per un atricolazione complessa al sia al naso che al palato.
Produttore di spicco della zona carsolina, che da Gorizia degrada verso Trieste, in quel lembo di terra caratterizzato da roccia e mare.
Edi Kante propone vini intensi e strutturati, che spogliano il profilo aromatico della freschezza marina, vestendoli di note più intense e compatte. Non è da meno la MALVASIA 2010 corredata da sentori marini e iodati, caldi e sapidi, con una intrigante tensione gustativa.
VITOVSKA 2010 è un vino autoctono delicato e ficcante, contraddistinto da sentori di erbe aromatiche, spezie, bocca setosa ed elegante.
Beniamino Zidarich è un dinamico, appassionato e competente produttore Carsolino, caratterizzato da uno stile personale nella produzione dei vini. Attraente e centrata nel frutto la VITOVSKA 2011, un vino slanciato e complesso con note di polpa matura e ritorni di incenso.
Ancor più articolata la MALVASIA 2011, prodotto succoso ed elegante ricca di frutta fresca con un palato disteso di rinfrecante. Caldo ed avvolgente il PRULKE 2011 blend di sauvignon, vitovska e malvasia, con sentori che richiamano la freschezza delle erbe aromatiche. Meno convincente il TERRANO 2011 leggermente sporcato di note di brettanomiceti.
Altro promettente produttore del Carso, i cui vini sono contraddistinti da lunghe macerazioni e affinamento. Fresca e ancora acerba la VITOVSKA2011, tra note balsamiche ed un palato citrino. Decisamente interessante l’OGRADE 2011, uvaggio di vitovska, malvasia, sauvignon e pinot grigio; un vino dal profilo ampio e seducente con contorno floreale e iodato.